AMERICA/MESSICO - Verso le elezioni: la Chiesa sferza corruzione, criminalità, fanatismo

venerdì, 6 aprile 2018 politica   giovani   vescovi   criminalità   società  

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Città del Messico (Agenzia Fides) – E' cominciata ufficialmente in Messico la campagna elettorale per le elezioni del 1°luglio, quando 89 milioni di persone sceglieranno il Presidente della Repubblica, e ben 18.311 cariche pubbliche, tra cui 128 senatori, 500 deputati federali, un governatore, sindaci, legislatori statali e comunali. In questo passaggio cruciale per il paese, i Vescovi orientano i fedeli auspicando un esercizio democratico secondo lo spirito cristiano, cogliendo le opportunità offerte del momento presente.
L’elettorato, che per metà si dichiara ancora indeciso, sceglierà il successore di Enrique Peña Nieto tra quattro canditati. Il favorito, secondo i sondaggi, è il candidato della coalizione di sinistra Andrés Manuel López Obrador, per la terza volta in corsa per la presidenza. Preferito dai giovani, sta cercando di tranquillizzare il settore finanziario e l'imprenditoria sulle sue politiche sociali. L'astensionismo, attorno al 40% negli ultimi anni, sale fino al 60% tra i giovani. Debutteranno questa volta al voto oltre 11 milioni di millennials dal comportamento imprevedibile.
La cittadinanza è piuttosto delusa dalla imperante corruzione e dal fallimento registrato nel contrastare il narcotraffico e i “cartelli” criminali: si sono registrati 12 mila desaparecidos, mentre le istituzioni repubblicane hanno di fatto consentito l'instaurarsi di un'alleanza politico-mafiosa-imprenditoriale.
In questo contesto, e in uno scenario socioeconomico precario, l'Episcopato messicano ha emesso un comunicato in cui afferma che “partecipare alla vita civica e politica è un obbligo civile e cristiano a cui non possiamo né dobbiamo ovviare” (vedi Fides 21/3/2018). “Solo partecipando – ricordano i Presuli - possiamo trasformare positivamente la nazione, nella fedeltà alle sue origini e al suo destino storico”. Invitando tutti a “votare persone, non partiti”, con valori sani e impegnati nella ricerca del bene comune, in particolare i Vescovi chiedono che si persegua il criterio del “bene possibile”, da preferire sempre al “male minore”. Secondo l'insegnamento della Chiesa, rilevano, “il male morale non può mai essere scelto né come fine né come mezzo”. Agli elettori si dice che “in contesti complessi e imperfetti, deve imperare la ricerca del bene possibile, anche se modesto”.
Da parte sua, il Vescovo di Cancún-Chetumal, Pedro Pablo Elizondo, ha proposto ai fedeli di seguire sette criteri nell'esercizio del voto. Superare l'indifferenza e “eliminare l'astensionismo” è il primo. Seguono l'invito a “rafforzare con il voto il comportamento etico della società” contro la corruzione; l'ammonimento contro la pratica del voto “comprato”, e l’invito a esigere dai candidati “una campagna elettorale trasparente, che favorisca l'unità e superi liti, insulti, fanatismi e calunnie”. Mons. Elizondo chiede poi di “analizzare la condotta e le proposte” degli aspiranti politici, preferendo quanti pensano alle necessità più urgenti, dimostrando sensibilità sociale ed ambientale e promuovano valori etici. Qui l'accento va sulla difesa della dignità, della vita, della famiglia e del diritto primario dei genitori nell'educazione dei figli, oltre che sulla libertà religiosa e sul rispetto della democrazia.
Gli Stati Uniti Messicani (denominazione ufficiale della federazione del Messico) attraversano una fase di crescita economica del 2,2%, con previsioni del 2,5% conuna disoccupazione ufficialmente al 3,3%, ma in uno scenario di altissima informalità (lavora in nero circa il 70% dei messicani), con stipendi molto bassi. A causa di un inflazione attorno al 5% e di una continua svalutazione della moneta, il potere d'acquisto continua a diminuire. (SM) (Agenzia Fides 6/4/2018)


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