ASIA/FILIPPINE - Il Cardinale Tagle lava i piedi a migranti e rifugiati nella Messa del Giovedì santo

mercoledì, 28 marzo 2018 migranti   pasqua   rifugiati   diritti umani   solidarietà   violenza   guerre  

Manila (Agenzia Fides) - Il Cardinale Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila, lava i piedi a 12 migranti, rifugiati o sfollati nella Messa in Coena domini di Giovedì Santo 29 marzo, nella Cattedrale di Manila. Come riferito all'Agenzia Fides dalla Chiesa locale, l'iniziativa è stata ispirata dal messaggio di Papa Francesco dedicato al fenomeno della migrazione. Tra i 12 prescelti vi è il sacerdote p. Teresito Suganub, ostaggio del gruppo terrorista Maute nella città di Marawi, sull’isola di Mindanao, nell’attacco terrorista dello scorso anno. VI sono poi Crisanto ed Eva Demafelis,genitori di una ragazza trovata morta all'interno di un congelatore in Kuwait, dove era emigrata per lavoro. Tra gli altri prescelti, i due coniugi cattolici pakistani Shazia e Irfan Masih, che hanno cercato rifugio nelle Filippine per evitare la persecuzione religiosa nella loro patria. Isidro Indao e Kaylo Bontolan sono invece rappresentanti degli indigeni “lumads” di Mindanao, fuggiti dalle loro terre di origine a causa della massiccia militarizzazione e distruzione causata dalle compagnie di legname e minerarie.
Nel suo messaggio pasquale, firmato come Arcivescovo di Manila e Presidente di Caritas Internationalis, il Card. Tagle ha affermato che "risorgendo dai morti, Cristo ci invita a fra rotolare via le pietre che bloccano i nostri cuori e la nostra immaginazione e a condividere il viaggio verso le persone più vulnerabili, come i migranti”.
La Chiesa locale intende porre l’attenzione “sulla difficile condizione dei nostri filippini che lavorano all'estero che, nonostante i pericoli, rischiano la loro sicurezza per dare alle loro famiglie nelle Filippine una vita dignitosa”, afferma una nota diffusa dall’arcidiocesi. Con questo gesto, conclude la nota inviata a Fides, “vogliamo abbracciare tutti coloro che fuggono dalla guerra e dalla fame, o costretti dalla discriminazione, dalla persecuzione, dalla povertà e dal degrado ambientale a lasciare le loro terre". (SD-PA) (Agenzia Fides 28/3/2018)


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