ASIA/INDONESIA - Movimenti studenteschi, di tutte le religioni, impegnati per la pace e la convivenza

martedì, 20 febbraio 2018 giovani   università   istruzione   dialogo   diritti umani   pace   violenza  

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Amboina (Agenzia Fides) - I giovani indonesiani non si lasceranno intimidire, né provocare da quanti vogliono creare nuovi scontri interreligiosi nel paese: è quanto affermano 16 leader delle organizzazioni studentesche e giovanili, di diverse religioni e provenienza, in un appello inviato all'Agenzia Fides. Rilevando una serie di atti intimidatori contro luoghi di culto e comunità religiose, in tutta l'Indonesia, i leader dei movimenti giovanili chiedono a tutti di mantenere la calma, di non cedere alle provocazioni, di lavorare in modo condiviso per l’armonia e la convivenza sociale.
Tra i recenti episodi di violenza citati nell'appello, si ricordano: l'intimidazione a K.H. Umar Basri, studioso islamico della Nahdlatul Ulama, preside del Al-Hidayah Islamic Boarding School di Cicalengka, a Bandung, il 27 gennaio; il tentato omicidio di H.R. Prawoto, ulama e presidente di Islam Union, il 1° febbraio; la violenza contro il monaco buddista Mulyanto Nurhalim e i suoi seguaci nel villaggio di Caringin, a Tangerang, il 7 febbraio; l'attacco alla chiesa di Santa Ludwina nel villaggio di Trihanggo, Sleman, a Yogyakarta e il ferimento del gesuita Karl Edmud Prier, l'11 febbraio; la distruzione della moschea di Tuban a Giava Orientale; le aggressione al tempio indù a Bima, Nusa Tenggara Occidentale, il 12 febbraio.
Questi incidenti, sostengono i leader studenteschi, minano la sicurezza e la stabilità a livello regionale e nazionale e potrebbero innescare nuovi conflitti. “I gruppi intolleranti e radicali vanno affrontati perché anche i micro-conflitti siano risolti pacificamente" afferma il testo, invitando le diverse istituzioni ad "un coordinamento sinergico per una azione preventiva sistematica". Gli studenti invitano funzionari pubblici, leader religiosi, leader della comunità, politici e responsabili delle organizzazioni sociali “ad agire responsabilmente e a non rilasciare dichiarazioni provocatorie”. I giovani auspicano "che tutti svolgano un ruolo attivo nell'educare la popolazione all'armonia nazionale basata sulla Pancasila e sulla Costituzione del 1945”.
Tra le organizzazioni firmatarie dell'appello, in rappresentanza di giovani musulmani, cristiani, indù, buddisti e di altre religioni, vi sono: Union of Catholic University Students of the Republic of Indonesia; Youth Muslim Indonesia; Muslim Students’ Association; Hindu Dharma Students Union of Indonesia; Muhammadiyah Students Association; Islamic Unity Student Association; Union of Indonesian Moslem University’s Students; Indonesian Muslim Students Movement; National Front of Indonesian Muslim Students; Union of Indonesian Buddhist Students; Indonesian National Student Movement; Al Washliyah Students' Association; Indonesian Islamic Youth Movement; Indonesian Christian Students Movement; Indonesian Chinese Youth Association. (PP) (Agenzia Fides 20/2/2018)


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