AFRICA/EGITTO - Il Patriarca copto e il Patriarca maronita alla Conferenza di Al Azhar su Gerusalemme

giovedì, 18 gennaio 2018 gerusalemme   medio oriente   chiese orientali   geopolitica   islam  

Il Cairo (Agenzia Fides) – Il Patriarca copto ortodosso Tawadros II, il Patriarca maronita Bechara Boutros Rai e il Catholicos armeno apostolico Aram I sono i rappresentanti più in vista delle Chiese d'Oriente che hanno preso parte alla Conferenza internazionale su Gerusalemme in corso al Cairo su iniziativa dell'Università di Al Azhar, maggiore centro teologico-accademico dell'islam sunnita: “L'identità araba della Città Santa (al Quds, Gerusalemme) e il suo messaggio”
Nel suo intervento, il Patriarca Tawadros ha insistito sulla connessione che lega fatalmente le prospettive di pace in Medio Oriente al rispetto dei diritti nazionali del popolo palestinese: “La vera pace” ha detto tra l'altro il Primate della Chiesa copta ortodossa “non diverrà realtà finché non si fermeranno la violenza, le minacce e tutte le promesse fatte senza tenere conto dei sentimenti di musulmani e cristiani nel mondo e nella nostra regione". Il Patriarca maronita Rai, nel suo intervento, ha richiamato la posizione della Santa Sede, che pur senza intervenire in maniera diretta sulle dispute intorno alla sovranità territoriale di Gerusalemme, ha riaffermato più volte il diritto del popolo palestinese a avere uno Stato, attenendosi alle risoluzioni ONU che respingono l'annessione israeliana di tutta la Città Santa.
I partecipanti alla Conferenza di al Azhar su Gerusalemme provengono da 86 Paesi diversi. Molto nutrita la schiera di convegnisti e oratori, sia cristiani che musulmani, provenienti dal Libano, che comprende, tra gli altri, l'ex primo ministro Fouad Siniora, l'ex ministro della cultura Taqrek Mitri, il Segretario generale del Comitato per il dialogo islamo-cristiano. Mohammad Sammak e l'ex Capo di Stato libanese Amin Gemayel. Alla Conferenza ha preso parte anche il Presidente palestinese Mahmud Abbas.
Annunciata già lo scorso luglio, dopo tensioni e violenze esplose nelle settimane precedenti intorno alla Spianata delle Moschee e ai Luoghi Santi musulmani (vedi Fides 27/7/2017), la Conferenza si sarebbe dovuta tenere già lo scorso settembre. Dopo il rinvio, la decisione dell'Amministrazione USA di riconoscere Gerusalemme come Capitale di Israele ha riportato la Città Santa al centro di tensioni locali e internazionali, contribuendo a aumentare l'interesse intorno alla Conferenza promossa da Al Azhar.
Alla Conferenza di al Azhar hanno preso parte anche l'Arcivescovo Bruno Musarò, Nunzio apostolico in Egitto, e il Segretario personale del Pontefice, monsignor Yoannis Lahzi Gaid, che la mattina di mercoledì 17 gennaio ha letto durante i lavori il testo in arabo di una lettera inviata da Papa Francesco allo sheikh Ahmed al Tayyib,Grande Imam di al Azhar, in occasione dell'iniziativa su Gerusalemme da lui promossa . Nel suo messaggio, Papa Francesco ha ribadito che la Santa Sede “non cesserà di richiamare con urgenza la necessità di una ripresa del dialogo tra israeliani e palestinesi per una soluzione negoziata, finalizzata alla pacifica coesistenza di due Stati all’interno dei confini tra loro concordati e internazionalmente riconosciuti, nel pieno rispetto della natura peculiare di Gerusalemme, il cui significato va oltre ogni considerazione circa le questioni territoriali. Solo uno speciale statuto, anch’esso internazionalmente garantito - prosegue il messaggio inviato da Papa Francesco - potrà preservarne l’identità, la vocazione unica di luogo di pace alla quale richiamano i Luoghi sacri, e il suo valore universale, permettendo un futuro di riconciliazione e di speranza per l’intera regione.”. (GV) (Agenzia Fides 18/1/2018).


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