AFRICA/ZIMBABWE - Accordo tra Stato e Chiesa per tradurre la Costituzione in quattro lingue locali

giovedì, 21 dicembre 2017 chiese locali   vescovi   conferenze episcopali  


Harare (Agenzia Fides)- I Vescovi dello Zimbabwe collaboreranno con il governo nel tradurre dall’inglese nelle lingue locali la Costituzione. Il 18 dicembre la Zimbabwe Catholics Bishops’ Conference (ZCBC) e il Ministro della Giustizia, Ziyambi Ziyambi, hanno firmato un apposito accordo che secondo p. Fradereck Chiromba, Segretario Generale della ZCBC è volto ad “aiutare la nazione a comprendere meglio la Costituzione”.
Il Ministro Ziyambi ha ringraziato la Chiesa cattolica che in questo modo aiuta il governo a mettere in pratica la sezione 7 della Costituzione che obbliga il governo a promuovere la conoscenza della Costituzione attraverso la traduzione nelle lingue locali.
"La Costituzione nella sezione 7, afferma chiaramente che si devono avere traduzioni in tutte le lingue ufficialmente riconosciute, ma ciò finora non è avvenuto. Tutti dovrebbero essere consapevoli delle disposizioni costituzionali in particolare, il capitolo quattro che concerne i diritti fondamentali” ha affermato il Ministro.
“L'aiuto dei Vescovi per tradurre la Costituzione in quattro lingue è qualcosa di cui siamo molto grati e il governo, rappresentato dal mio ministero, apprezza tali iniziative e siamo molto riconoscenti che ciò contribuirà notevolmente a promuovere la pubblica consapevolezza della Costituzione” ha detto Ziyambi.
Il Procuratore Generale Prince Machaya ha affermato che la traduzione della Costituzione segna un momento decisivo in cui la Chiesa si presenta come un partner importante nelle questioni di governance.
“Questa partnership sottolinea l'importanza della Chiesa per il governo del Paese, come in questo caso dove la Chiesa assiste il governo in un compito per il quale è costituzionalmente obbligato” ha detto il Procuratore Generale.
Lo Zimbabwe sta attraversando la più importante fase di transizione della sua storia, dopo le dimissioni del Presidente Robert Mugabe, al potere dall’indipendenza nel 1980, e con la nomina del Presidente Mnangagwa che guiderà il Paese alle elezioni generali nel settembre 2018 (vedi Fides 24/11/2017).
A p. Fidelis Mukonori, gesuita, amico personale di Mugabe, è stato riconosciuto da più parti un ruolo importante nel facilitare i negoziati che hanno convinto l’ex Presidente alla dimissioni, mettendo fine alla crisi politica istituzionale dopo che l’esercito aveva preso il controllo delle principali sedi istituzionali nazionali. La nomina di Mnangagwa a Presidente ad interim ha permesso di far rientrare i militari nelle caserme e ad imprimere un nuovo slancio alla vita politica dello Zimbabwe. (L.M.) (Agenzia Fides 21/12/2017)


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