AFRICA/BENIN - L’impegno dei Salesiani per i bambini di strada, sfruttati o vittime della tratta

sabato, 16 dicembre 2017 infanzia   ordini religiosi   bambini di strada   tratta esseri umani   violenza   bambini  

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La scuola professionale dei Salesiani a Cotonou

Cotonou (Agenzia Fides) – La vita di un bambini costa solo 30 euro. Centinaia di piccoli durante il giorno vivono a Dantokpa, l’enorme mercato aperto di Cotonou, la città più grande del Benin e, in uno dei più grandi dell’Africa Occidentale, vagano e sono sfruttati nel lavoro minorile. Tra i motivi che spingono questi bambini a vivere per le strade di Cotonou vi sono soprattutto problemi familiari, come la povertà o la separazione dei genitori. Altri subiscono maltrattamenti, molti vengono “ceduti” dai rispettivi genitori on il miraggio di ricevere un’istruzione o aspirare a un futuro migliore, ma finiscono spesso per essere sottomessi a lavori faticosi..
I Salesiani ogni giorno cercano di richiamare tanti piccoli di strada per offrire loro accoglienza, istruzione e apprendimento di un mestiere che permetta di lasciare la strada. Come racconta all’Agenzia Fides il direttore del Centro di accoglienza “Maman Margarite”, padre Celestine, i religiosi hanno messo a disposizione due scuole, dove i piccoli vengono seguiti, per completare l’educazione primaria, e seguire laboratori di formazione per lavori artigianali.
Al problema del lavoro minorile si aggiunge il fenomeno dei bambini vittime della tratta, organizzata da bande criminali. Secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero degli Affari Sociali del Benin, oltre 40mila bambini e bambine tra 6 e 17 anni di età sono state vittime di tratta nel paese: Si tratta del 2% della popolazione beninese di questa fascia d’età. Si calcola che con meno di trenta euro è possibile comprare un bambino.
Di fronte a questi pericoli, il Centro dei Salesiani diventa un ambiente sicuro: ogni sera circa 50 piccoli vi giungono, accompagnati da educatori sociali. Sono gli stessi bambini che fino a qualche ora prima erano impegnati in lavori pericolosi o che subivano abusi e maltrattamenti. Padre Celestine parla con loro, li mette in guardia dai rischi della strada e poi prega con loro, “anche se la maggior parte non sono cattolici, ma animisti, musulmani o evangelici”, rileva.
In un paese dove vivono 9 milioni di abitanti, dei quali quasi la metà sono minori di 18 anni, il 68% dei piccoli tra 5 e 17 anni lavorano, un percentuale che raggiunge il 66% tra i 5 e 14 anni, cioè nella fascia di età della scuola dell’obbligo. (AP) (14/12/2017 Agenzia Fides)


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