AMERICA/PUERTO RICO - Appello dei leader religiosi: “No a nuove tasse, altrimenti la ripresa sarà impossibile”

lunedì, 11 dicembre 2017 diritti umani   povertà   economia   politica  
Appello dei leader religiosi: “No a nuove tasse, altrimenti la ripresa sarà impossibile”

Appello dei leader religiosi: “No a nuove tasse, altrimenti la ripresa sarà impossibile”

Washington (Agenzia Fides) – “Se il Congresso tratta i cittadini americani che vivono a Puerto Rico in modo diverso rispetto ai cittadini americani che vivono nei 50 Stati, considerando la nostra isola come una giurisdizione straniera, riteniamo che la ripresa per la nostra isola sarà quasi impossibile”: lo hanno scritto in una lettera indirizzata al Congresso statunitense, i principali leader religiosi di Puerto Rico, l’Arcivescovo di San Juan, Mons. Roberto O. González Nieves OFM, e il segretario della Società biblica di Puerto Rico, il rev. Heriberto Martínez-Rivera.
Nella lettera, inviata anche a Fides, i leader esprimono le loro preoccupazioni, e chiedono "rispettosamente, che tutti i membri del Congresso garantiscano che un piano di riforma fiscale finale non imponga nuove tasse a Porto Rico".
Lavorando insieme al network religioso Jubilee USA e a gruppi religiosi statunitensi, l'Arcivescovo e il leader evangelico hanno impegnato il Congresso per quasi due anni per sollecitare politiche che promuovano la crescita economica e riducano il carico di debiti paralizzante dell'isola e l'alto tasso di povertà infantile. Nella lettera che hanno scritto al Congresso, sottolineano il rischio che, in una situazione già gravissima, decine di migliaia di posti di lavoro americani potrebbero essere persi a Puerto Rico se il comitato del Senato e della Camera non toglierà l'accisa dalla legislazione finale.
"Se il Congresso non riesce a rimuovere questa accisa nel pacchetto fiscale finale, sarà come colpire Puerto Rico con un altro uragano" ha detto il direttore di Jubilee USA, Eric LeCompte, che assiste i leader religiosi di Puerto Rico e collabora con gruppi di esperti delle Nazioni Unite. "Prima degli uragani, avevamo a che fare con una grave crisi finanziaria e quasi la metà di tutti i bambini portoricani vivevano in condizioni di povertà – sottolinea LeCompte - ora stiamo affrontando una crisi umanitaria in piena regola, che il Congresso potrebbe risolvere per il meglio o addiruttura per il peggio".
(CE) (Agenzia Fides, 11/12/2017)


Condividi: