AFRICA/ZIMBABWE - Attesa per le dimissioni di Mugabe; i Vescovi: “dare priorità all’interesse della nazione”

martedì, 21 novembre 2017 vescovi   politica  

Harare (Agenzia Fides) - Lo Zimbabwe vive con il fiato sospeso nell’attesa che il Presidente Robert Mugabe rassegni le dimissioni, richieste dalla leadership del suo stesso partito, ZANU-PF. “"Invito il Presidente Mugabe a tenere conto degli appelli lanciati dal popolo a favore delle sue dimissioni in modo che il Paese possa procedere e preservare la sua eredita politica” ha detto Emmerson Mnangagwa, il Vice Presidente che era stato dimesso dallo stesso Mugabe il 6 novembre.
Il 15 novembre l’esercito ha preso il controllo dei principali palazzi del potere e dei punti strategici della capitale, Harare, ufficialmente “per proteggere Mugabe dai criminali che lo circondano e che stanno provocando sofferenze economiche e sociali”, un riferimento alla cerchia di potere creatasi intorno alla seconda moglie di Mugabe, Grace, e ai figli del Presidente.
In questa situazione di confusione, i Vescovi hanno pubblicato, il 19 novembre, una dichiarazione nella quale incoraggiano “coloro che sono al centro di questi processi delicati (in particolare le Forze di difesa dello Zimbabwe e la leadership politica) a dare priorità all’interesse della nazione e a lavorare instancabilmente per una pacifica fine della crisi, al fine di accelerare il ritorno alla normalità e all'ordine costituzionale”. “Imploriamo gli opinion maker, i media e l'intera popolazione ad astenersi da comportamenti e affermazioni che aumentano la tensione, generano odio o infiammano le passioni” afferma il messaggio, inviato all’Agenzia Fides
“Dobbiamo essere consapevoli del fatto che, oltre a coloro che stanno agendo e coloro che sono coinvolti nel delicato processo in corso, tutta la popolazione è preoccupata della situazione e del futuro del Paese” continua il messaggio. Dopo aver ricordato che la crisi attuale ha radici nella storia recente del Paese, i Vescovi sottolineano che “la normalizzazione sostenibile dello Zimbabwe può essere raggiunta solo attraverso un processo inclusivo e partecipativo di tutti in modo democratico”. “La nazione deve sviluppare una cultura di elezioni libere ed eque, di referendum e consultazioni” che rispettino tutte le componenti sociali del Paese.
I Vescovi chiedono infine che “alle persone accusate di crimini sia sempre accordato un giusto processo e la protezione della legge e che i tribunali civili continuino ad esercitare il ruolo di arbitri indipendenti senza impedimenti, come previsto dalla Costituzione e come promesso dall’esercito”.
Il messaggio conclude con l’invito alla preghiera personale e comunitaria per la nazione. (L.M.) (Agenzia Fides 21/11/2017)


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