AFRICA/EGITTO - I singoli corpi dei “martiri di Libia” identificati grazie al DNA. Imminente la loro sepoltura

martedì, 21 novembre 2017

CoptsToday

Minya (Agenzia Fides) – I resti mortali dei 21 martiri copti decapitati nel 2015 in Libia da tagliagole jihadisti legati al sedicente Stato Islamico (Daesh) potrebbero arrivare entro il fine settimana o all'inizio della prossima al Cairo, per essere poi seppelliti nella chiesa già eretta in loro memoria nel villaggio di Al Our, presso Samalut, nella provincia egiziana di Minya. Secondo fonti ecclesiali citate da media egiziani, i risultati delle analisi del DNA dei corpi hanno permesso di identificare i singoli corpi dei 21 martiri, che agli inizi di ottobre erano stati ritrovati sepolti in una zona della costa libica presso la città di Sirte. Alcune settimane dopo (vedi Fides 3/11/2017) le famiglie di quelli che ora nella Chiesa vengono chiamati i “martiri di Libia” avevano ricevuto dal Dipartimento di medicina legale l'invito a recarsi presso le strutture sanitarie di Minya per sottoporsi al test del DNA e permettere così di identificare i singoli corpi dei compagni di martirio. I familiari dei martiri – avevano riferito allora i media egiziani – avevano espresso gioia per l'avvio del procedimento che avrebbe permesso di identificare uno per uno i martiri, prima di essere sepolti nella la chiesa-sacrario già costruita in loro memoria.
Venerdì 6 ottobre le autorità egiziane avevano ufficialmente confermato il ritrovamento dei resti dei 21 cristiani copti egiziani decapitati. I corpi erano stati rinvenuti con le mani legate dietro alla schiena, vestiti con le stesse tute color arancione che indossavano nel macabro video filmato dai carnefici al momento della loro decapitazione. Anche le teste dei decapitati erano state ritrovate accanto ai corpi.
Il video della decapitazione dei 21 copti egiziani fu diffuso sui website jihadisti nel febbraio 2015. Una settimana dopo la diffusione del filmato, nel quale si vedevano anche i cristiani copti sussurrare il nome di Cristo mentre venivano sgozzati, il Patriarca copto ortodosso Tawadros II decise di iscrivere le 21 vittime della strage nel Synaxarium, il libro dei martiri della Chiesa copta, stabilendo che la loro memoria fosse celebrata il 15 febbraio. (GV) (Agenzia Fides 21/11/2017).


Condividi: