ASIA/PAKISTAN - Matrimonio cristiano: avanti l'iter di legge per il riconoscimento civile

lunedì, 30 ottobre 2017 libertà religiosa   minoranze religiose   islam   cristianesimo   dialogo   politica   induismo   matrimonio   famiglia   diritti umani   giustizia   società civile  

Sposi cristiani in Pakistan

Islamabad (Agenzia FIdes) - Fa passi avanti l'iter legislativo della legge che mira a regolare l'istituto del matrimonio cristiano in Pakistan e a farlo riconoscere ufficialmente dallo stato, in modo da poter essere registrato civilmente. Come appreso da Fides, il Ministero dei diritti umani ha trasmesso il testo del progetto di legge sul matrimonio cristiano (Christian Marriage and Divorce Bill 2017) al Ministero della giustizia, per una verifica complessiva del testo, prima che venga inviato all'Ufficio del Primo ministro per la presentazione e la successiva votazione in Parlamento.
La decisione è stata presa dal Ministro per i diritti umani, Mumtaz Ahmed Tarar, dopo un incontro con una delegazione di rappresentanti della comunità cristiana. L'Ufficio del Ministro ha recepito alcune proposte di modifica suggerite dalla delegazione, composta da sacerdoti, consulenti legali, accademici e da membri della società civile. Questi hanno raccomandato che “le disposizioni di legge siano conformi alla Bibbia”.
Il Ministro ha detto ai membri della delegazione che il disegno di legge è stato redatto dopo una consultazione con tutti i segmenti della comunità cristiana, inclusi i leader delle principali confessioni presenti nel paese (anglicana, cattolica, presbiteriana, esercito della salvezza) e che è generalmente accettato e ritenuto valido. La legge sarà rinviata al Ministero della giustizia per vagliarne la forma in merito a “questioni di diritto”, e stabilire che non ci siano conflitti con altre leggi, in modo che poi potrà giungere al Parlamento per il voto finale.
Il punto di partenza è il necessario aggiornamento delle disposizioni che regolano il matrimonio e il divorzio in vigore in Pakistan e risalenti alla seconda metà del 1800, periodo della dominazione britannica nel subcontinente indiano, ben prima che fosse creata la nazione pakistana. In quei provvedimenti vi sono disposizione datate e anacronistiche, come quella di celebrare il matrimonio prima del crepuscolo; inoltre si vuole alzare l'età minima per il matrimonio da 16 a 18 anni e uniformare le varie pratiche seguite nelle diverse province del Pakistan. Infatti, nei mesi scorsi, il governo della provincia del Punjab aveva annunciato una riforma di quelle leggi, ma l'intento è avere una riforma valida per tutte le comunità, a livello nazionale e non regionale.
Il progetto di legge si inserisce nel quadro della tutela dei diritti civili delle minoranze religiose presenti in Pakistan, in modo che possano mantenere la loro identità e i loro costumi nella società, nel rispetto del principio della libertà religiosa. Secondo un recente rapporto della Commissione “Giustizia e pace” (NCJP) della Conferenza episcopale cattolica del Pakistan, titolato “Proposte di principi delle leggi di famiglia/personali per le minoranze religiose in Pakistan”, è necessario che lo stato regoli e tuteli diversi aspetti: l’età al momento del matrimonio; la registrazione dell’atto matrimoniale e la sua dissoluzione; la dote; il divorzio e l’eventuale diritto al mantenimento; la successione e l' eredità; le pratiche per l’adozione; la custodia dei figli e la loro illegittimità.
Per la Commissione, “l'assenza di leggi in materia di diritti civili ha favorito l’aumento di stereotipi, la scarsa comprensione, il fondamentalismo religioso, l’intolleranza nei confronti di tradizioni e usanze delle comunità non islamiche”. La ricerca della Commissione “Giustizia e Pace” è stata offerta al governo come materiale di base per scrivere la bozza di legge per le minoranze cristiane.
La situazione dei cristiani in Pakistan (circa il 2% della popolazione) segue quella delle minoranze indù (circa l’1,5%). Nel 2016 il governo ha approvato il “Federal Hindu Marriage Act 2015” che consente la registrazione civile di matrimoni religiosi indù, obiettivo perseguito anche dalla legge attesa dai cristiani. (PA) (Agenzia Fides 30/10/2017)


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