ASIA/GIORDANIA - Re Abdallah rivendica la protezione dei Luoghi Santi cristiani di Gerusalemme

giovedì, 19 ottobre 2017 luoghi santi   chiese orientali   medio oriente  

Photo Courtesy of Royal Court

Amman (Agenzia Fides) – I Luoghi Santi cristiani di Gerusalemme ricevono da parte della Monarchia hascemita “la stessa attenzione e cura riservata ai luoghi sacri musulmani”. E per questo “la Giordania, nell'ambito della custodia hascemita dei Luoghi Sacri islamici e cristiani di Gerusalemme, continuerà i suoi sforzi per custodire questi siti e difendere le proprietà delle chiese in tutti i forum internazionali e nelle sessioni dell'UNESCO”. Con queste parole Re Abdallah II di Giordania ha rivendicato in maniera perentoria il ruolo di “protettore” anche dei Luoghi Santi cristiani di Gerusalemme davanti a qualsiasi tentativo di alterare le regole dello Status Quo” su cui si fonda la convivenza tra le diverse comunità religiose nella Città Santa, e anche davanti a eventuali iniziative messe in atto per appropriarsi in maniera scorretta delle proprietà immobiliari ecclesiastiche. La netta presa di posizione è stata espressa da Re Abdallah II durante l'incontro avuto mercoledì 18 ottobre con il Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme Theophilos III, da lui ricevuto al Palazzo Al Husseiniya. All'incontro ha preso parte anche il Principe Ghazi, consigliere del Re per gli affari religiosi e culturali. Il colloquio tra il Patriarca e il Re di Giordania ha toccato anche il contenzioso sulle proprietà della Chiesa ortodossa di Gerusalemme acquisite nel 2004 dall'organizzazione ebraica Ateret Cohanim, caso riesploso dopo che ad agosto la Corte suprema d'Israele ha respinto le iniziative legali messe in atto dal Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme per far riconoscere come “illegali” e “non autorizzate” tali appropriazioni. Quella vicenda ha riaperto polemiche anche in seno alla Chiesa greco ortodossa di Gerusalemme, alimentate da gruppi di fedeli arabi che attribuiscono allo stesso Patriarcato l'alienazione volontaria dei propri beni immobiliari a vantaggio di istituzioni israeliane e organizzazioni ebraiche. "Ogni tentativo di confiscare le proprietà dei cristiani a Gerusalemme Est” ha dichiarato re Abdallah nel suo colloquio col Patriarca Theophilos, riportato dai media giordani “è da considerare nullo, e dovrebbe essere fermato”. (GV) (Agenzia Fides 19/10/2017).


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