AFRICA/MADAGASCAR - Allarme peste: il contributo di ospedali e dispensari cattolici per le cure

martedì, 17 ottobre 2017

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Antananarivo (Agenzia Fides) – In Madagascar è in corso un’epidemia di peste polmonare, la forma più grave e mortale della peste, che secondo il Ministero della Salute del paese ha interessato finora almeno 343 persone e ha causato la morte di 42.
“In questo periodo di inquietudini e di afflizioni in Madagascar, la Commissione Episcopale per la Pastorale della Sanità esprime la preoccupazione della Chiesa per le famiglie di defunti, persone contagiate dalla peste e tutta la comunità” si legge nella lettera di Mons. Marie Fabien Raharilamboniaina, Vescovo di Morondava e Presidente della Commissione Episcopale per la Pastorale della Salute, pervenuta a Fides.
“Sosteniamo l’impegno del Governo che attraverso il Ministero della Sanità pubblica lotta contro il proliferare della peste”, continua il Vescovo. “La Chiesa desidera essere vicina al personale sanitario e incoraggiarlo a continuare questa lotta con perseveranza e fiducia. Esorta tutti ad intensificare la pulizia e l’igiene degli ambienti (case, strade, grondaie) e a mettere in pratica le raccomandazioni del Ministero della Sanità pubblica e dell'Oms in caso di malattia e decessi”.
Il Vescovo continua dicendo che la Chiesa “invita tutti a non respingere i casi sospetti e gli ammalati di peste, ad assumersi tempestivamente la responsabilità di evidenziare qualsiasi minimo sintomo perché la peste è curabile, a vigilare su qualsiasi tentativo di corruzione e manipolazione politica di fronte alla debolezza della popolazione, ed essere pronti a comunicare i casi sospetti.”
“I dispensari cattolici sono chiamati a contribuire e collaborare attivamente nella cura dei malati, rispettando tutte le misure precauzionali richieste. La Madonna del Rosario ci accompagni in questa lotta, la grazia e la pace di Nostro Signore Gesù Cristo siano sempre con noi” conclude mons. Raharilamboniaina.
Sul tema è intervenuta anche l’Organizzazione mondiale della Sanità, avvertendo che il morbo si sta diffondendo rapidamente, e presenta un alto grado di contagio. Tra le prime misure per contenere l’emergenza, il Primo ministro, Olivier Mahafaly Solonandrasana, ha annunciato il divieto di riunioni pubbliche numerose, soprattutto nella capitale Antananarivo e nelle principali città.
Dal 1980 la peste riappare ogni anno nel Paese, generalmente da ottobre a marzo. Il primo decesso tuttavia è stato registrato il 28 agosto scorso. Secondo il Pasteur Institute, la peste ha colpito 40mila persone in Africa e Asia negli ultimi 15 anni.
(AR/AP) (17/10/2017 Agenzia Fides)


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