AFRICA/SUD SUDAN - Mamme e bambini in fuga nelle paludi: l’intervento dei Medici con l’Africa CUAMM

sabato, 23 settembre 2017

CUAMM

Nyal (Agenzia Fides) - È di questi giorni la lettera dei vescovi del Sud Sudan che denuncia la situazione di crescente tensione registrata nel Paese (vedi Fides 19/9/2017). “Anche noi siamo testimoni da mesi di questa instabilità – dichiara il dottor Giovanni Dall’Oglio, medico Cuamm responsabile dell’intervento sanitario per le persone in fuga dagli scontri e dalla fame nelle paludi. La gente del posto, quando arriva in ospedale o deve andarsene, ha paura a muoversi per le strade, ha fame”. La testimonianza del medico giunge da Nyal, dove è stato avviato un intervento di emergenza proprio per offrire assistenza sanitaria alle persone in fuga dagli scontri e dalla fame. “Per arrivare qui – racconta Dall'Oglio – devono navigare nei labirinti di canali di queste sterminate paludi a bordo di rudimentali canoe, che al massimo possono trasportare quattro persone. In alcuni casi ci vogliono due giorni di navigazione. Adesso che è il periodo delle piogge, e che l’acqua copre gran parte del territorio, qui a Nyal la gente si sente al sicuro. Il Nilo a est ha straripato e le paludi ora si estendono in larga parte anche ad ovest, lì dov’è il confine con Lake State e dove staziona l’artiglieria del governo. Adesso di certo nessun mezzo militare si avventura in queste paludi. La gente qui si può sentire al sicuro anche se la pioggia complica gli spostamenti dei mezzi umanitari. Fortunatamente, gli aerei scaricano i beni essenziali inviati dalle varie agenzie umanitarie: cibo liofilizzato per i malnutriti, farmaci, materiali di costruzione, tende da dare alle centinaia di nuove famiglie che arrivano da nord, sementi e attrezzi per l’agricoltura, e raramente automezzi. Noi di Medici con l’Africa – continua Dall’Oglio - di certo non stiamo a guardare: materiali di costruzione per la sala operatoria e le quattro unità sanitarie stanno finalmente arrivando. A breve arriverà anche il John Deer, il mezzo 4×4 indispensabile per muoversi in questo ambiente e raggiungere i beneficiari del progetto, che già si sono attivati per preparare i pali con cui realizzare la loro unità sanitaria. Quando siamo andati a dirglielo, che da lì a breve avrebbero avuto un loro posto di salute, la gente ci ha abbracciato e sono iniziati canti e danze di gioia che sono proseguiti anche dopo la nostra partenza”.
(AP) (23/9/2017 Agenzia Fides)


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