AFRICA/EGITTO - Attacco terrorista presso il Monastero greco ortodosso di Santa Caterina

mercoledì, 19 aprile 2017 chiese orientali   terrorismo   jihadisti   islam  

CoptsToday

Il Cairo (Agenzia Fides) – Il posto di blocco posto sulla strada che porta al Monastero egiziano greco-ortodosso di Santa Caterina, nella penisola del Sinai, è stato attaccato nella serata di martedì 18 aprile da un commando terrorista. L'assalto, rivendicato da sedicenti jihadisti affiliati all'auto-proclamato Stato Islamico (Daesh), ha provocato la morte di un sottufficiale di polizia e il ferimento di almeno quattro poliziotti. Gli agenti che presidiavano il posto di blocco hanno a loro volta ferito alcuni degli attentatori, costringendo il commando alla fuga. I monaci residenti nel Monastero, che dista alcuni chilometri dal posto di blocco, hanno comunicato di aver sentito solo il rumore degli spari, confermando che gli assalitori sono stati respinti dalle forze di polizia e l'assalto non ha provocato danni per la comunità monastica. Secondo i media egiziani, che lo hanno contattato, il portavoce dei monaci, padre Gregorios, ha dichiarato di non poter affermare con sicurezza che il monastero fosse l'obiettivo finale dell'agguato terrorista, lasciando intendere che proprio il posto di blocco potrebbe essere stato il bersaglio primario che i jihadisti intendevano colpire.
Il Monastero di Santa Caterina, alle pendici del monte Sinai, ospita attualmente una ventina di monaci greco-ortodossi sottoposti all'autorità di un Arcivescovo/abate, e gode di uno statuto di autocefalia. E' considerato il più antico Monastero cristiano ancora attivo, e nel 2002 è stato dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco per la sua architettura bizantina, la sua preziosa collezione di icone e la raccolta di manoscritti antichi.
Già nell'ottobre 2014 (vedi Fides 28/10/2014) Il Monastero di Santa Caterina aveva smentito false notizie su presunti assalti subiti da gruppi islamisti, messe in circolo da media e blog cristiani. La netta smentita era stata affidata a un comunicato ufficiale del Monastero, pervenuto all'Agenzia Fides, dove si definivano “false e irresponsabili” le operazioni di disinformazione messe in atto dai media che per richiamare l'attenzione non esitano a fabbricare falsi allarmi riguardanti la condizione dei cristiani nei Paesi arabi.
Il terrorismo dei gruppi jihadisti attivi nel Sinai si è rivolto negli ultimi anni principalmente contro forze di polizia e obiettivi militari. Durante lo scorso mese di febbraio, nel Sinai del Nord, sigle jihadiste hanno rivendicato anche sette omicidi mirati contro appartenenti alle comunità cristiane copte locali. La serie di omicidi mirati aveva provocato l'esodo dalla regione di centinaia di famiglie copte. (vedi Fides 27/2/2017). In quel franngente, il professor Mohamed Mokthtar Gomaa, Ministro delle dotazioni a moschee e comunità religiose (Awqaf), aveva dichiarato che gli attacchi alle chiese sono equiparabili agli “attacchi alle moschee”, e la difesa dei cristiani e delle loro chiese “fa parte della dottrina della fede musulmana”. (GV) (Agenzia Fides 19/4/2017).


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