AMERICA/VENEZUELA - “Migliorare la situazione di tragedia con il dialogo”: p. Sosa sulla crisi che vive il paese

venerdì, 31 marzo 2017
Arturo Sosa, superiore generale della Compagnia di Gesù (SJ)

Arturo Sosa, superiore generale della Compagnia di Gesù (SJ)

Caracas (Agenzia Fides) – Il sacerdote gesuita venezuelano Arturo Sosa, primo latino-americano ad essere eletto superiore generale della Compagnia di Gesù (SJ), questa settimana ha visitato i suoi confratelli in Perù, dove è stato intervistato da "El Comercio". Alla domanda sulla situazione che vive il Venezuela, suo paese natale, ha così risposto: "Ho conosciuto i difetti e le potenzialità sia del governo che dell'opposizione. Non basta dire che non stanno facendo bene, ma che si può fare meglio, e ambedue possono fare meglio. Lo scopo deve essere quello di migliorare la situazione di tragedia, e questo sarà possibile solo attraverso il dialogo. Questo tocca alla politica, e ciò sostituisce la guerra. Inoltre è anche necessario negoziare, perché ognuno deve rinunciare a qualcosa".
Ieri la Corte suprema ha votato per esautorare da ogni funzione il Parlamento, che dalle elezioni del 6 dicembre 2015 è a grande maggioranza (112 deputati su 167) in mano all'opposizione. In questo modo Maduro assume i pieni poteri senza più alcun controllo parlamentare. Ciò accade mentre l'OEA (Organizzazione degli Stati Americani) è riunita a Washington proprio per discutere la situazione venezuelana: una ventina di paesi insieme al Segretario dell'Osa, Luis Almagro, hanno accusato il Presidente venezuelano di comportamento antidemocratico e chiedono la sospensione del Venezuela dall'organizzazione.
La notizia ha scatenato una serie di espressioni di solidarietà dei paesi latinoamericani verso il popolo venezuelano, con l'opposizione e contro il governo di Maduro. La cancelliera, Delcy Rodríguez, ieri sera ha definito "di aggressione" le dichiarazioni del Perù dopo aver ritirato l'ambasciatore. Costa Rica, Bolivia e altri paesi sudamericani stanno esaminando la proposta di ritirare i loro rappresentanti diplomatici dal Venezuela.
(CE) (Agenzia Fides, 31/03/2017)


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