Caracas (Agenzia Fides) – Il sacerdote gesuita venezuelano Arturo Sosa, primo latino-americano ad essere eletto superiore generale della Compagnia di Gesù (SJ), questa settimana ha visitato i suoi confratelli in Perù, dove è stato intervistato da "El Comercio". Alla domanda sulla situazione che vive il Venezuela, suo paese natale, ha così risposto: "Ho conosciuto i difetti e le potenzialità sia del governo che dell'opposizione. Non basta dire che non stanno facendo bene, ma che si può fare meglio, e ambedue possono fare meglio. Lo scopo deve essere quello di migliorare la situazione di tragedia, e questo sarà possibile solo attraverso il dialogo. Questo tocca alla politica, e ciò sostituisce la guerra. Inoltre è anche necessario negoziare, perché ognuno deve rinunciare a qualcosa".
Ieri la Corte suprema ha votato per esautorare da ogni funzione il Parlamento, che dalle elezioni del 6 dicembre 2015 è a grande maggioranza (112 deputati su 167) in mano all'opposizione. In questo modo Maduro assume i pieni poteri senza più alcun controllo parlamentare. Ciò accade mentre l'OEA (Organizzazione degli Stati Americani) è riunita a Washington proprio per discutere la situazione venezuelana: una ventina di paesi insieme al Segretario dell'Osa, Luis Almagro, hanno accusato il Presidente venezuelano di comportamento antidemocratico e chiedono la sospensione del Venezuela dall'organizzazione.
La notizia ha scatenato una serie di espressioni di solidarietà dei paesi latinoamericani verso il popolo venezuelano, con l'opposizione e contro il governo di Maduro. La cancelliera, Delcy Rodríguez, ieri sera ha definito "di aggressione" le dichiarazioni del Perù dopo aver ritirato l'ambasciatore. Costa Rica, Bolivia e altri paesi sudamericani stanno esaminando la proposta di ritirare i loro rappresentanti diplomatici dal Venezuela.
(CE) (Agenzia Fides, 31/03/2017)