AFRICA/EGITTO - Dopo le minacce jihadiste, altri due cristiani copti uccisi nel Sinai

giovedì, 23 febbraio 2017 chiese orientali   jihadisti   persecuzioni   terrorismo  

Funerali del sacerdote copto Rafael Moussa, ucciso a al Arish nel giugno 2016

Il Cairo (Agenzia Fides) - Due cristiani copti sono stati trovati assassinati mercoledì 22 febbraio nella penisola del Sinai del Nord, dopo che nei giorni scorsi era stato diffuso in rete un videomessaggio di fattura jihadista che annunciava nuovi attacchi contro la comunità cristiana e rivendicava di nuovo la strage di cristiani perpetrata lo scorso 11 dicembre nella chiesa di Botrosiya, nel complesso di edifici ecclesiastici adiacenti alla cattedrale copto-ortodossa del Cairo, che aveva provocato la morte di 29 persone. Secondo informazioni attribuite dai media a fonti anonime degli apparati di sicurezza, i corpi dei due copti assassinati sono stati trovati all'alba del 22 febbraio nei pressi di una scuola di al-Arish, capoluogo del Sinai del Nord. I due uomini uccisi, secondo alcune agenzie, sarebbero stati identificati come Saad Hana, di 65 anni, e suo figlio Medhat, di 45. Alcune ricostruzioni riferiscono che il corpo del primo è stato ritrovato crivellato da colpi di arma da fuoco, mentre il cadavere del secondo risulterebbe carbonizzato.
Con le ultime due vittime, si allunga a 6 la lista dei copti uccisi nella penisola del Sinai nelle ultime due settimane. Lo scorso 12 febbraio, killer mascherati su una motocicletta avevano ucciso un veterinario cristiano mentre era alla guida della sua auto, sempre ad al-Arish, dove alla fine di gennaio era stato assassinato anche un altro cristiano di 35 anni.
Dopo la diffusione del video-messaggio con le nuove minacce ai cristiani, diffuso da sedicenti affiliati egiziani dell'autoproclamato Stato Islamico (Daesh), l'università di al Azhar, massimo centro religioso e culturale dell'islam sunnita, aveva diffuso un comunicato in cui veniva preannunciata la fine imminente del gruppo jihadista, e si indicavano i nuovi attacchi contro i cristiani come un tentativo di scatenare conflitti settari per cercare nuovi adepti. (GV) (Agenzia Fides 23/2/2017).


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