AFRICA/SUD SUDAN - Allarme colera: “almeno 300 casi sospetti in un’area vasta e poverissima” afferma il Cuamm

lunedì, 20 febbraio 2017

Medici con l’Africa Cuamm

Juba (Agenzia Fides) - Sono circa 300 i casi sospetti di colera registrati in pochi giorni a febbraio nelle contee di Yirol East e di Awerial, ma il numero è destinato a crescere perché “allarmanti sono i racconti di chi arriva nei centri sanitari dai villaggi più lontani”. Lo afferma un comunicato inviato all’Agenzia Fides da Medici con l’Africa Cuamm. I dati riportati provengono dalle contee di Yirol East e Awerial (ex Stato dei Laghi) dove il Cuamm lavora e coordina l’attività di 16 centri sanitari periferici, che fanno riferimento all’ospedale di Yirol. Si tratta di un’area che presenta diverse complessità, dalle difficoltà per raggiungere le comunità che vivono sparse lungo il Nilo e lontane dai centri sanitari, alla problematica dell’offrire servizi adeguati a una popolazione che, dal dicembre 2013, è cresciuta sotto l’influsso di migliaia di sfollati.
“Non abbiamo ancora la conferma ufficiale che si tratti di colera, ma noi che siamo lì pensiamo sia molto probabile” dice Giovanni Dall’Oglio, responsabile dell’intervento del Cuamm nella zona. Nel novembre 2016, l’intervento del Cuamm nell’ex Stato dei Laghi si è esteso fino a coprire tutte e 8 le contee (comprese quelle colpite dall’epidemia di colera), arrivando a supportare 3 ospedali e 90 centri di salute periferici, per una popolazione beneficiaria di poco meno di 1 milione di abitanti, circa 250.000 bambini con meno di 5 anni e 58.000 donne in gravidanza. Si tratta di un’area vastissima che comprende anche le sponde del Nilo e le sue isole, zone queste completamente sprovviste di alcun tipo di centro sanitario. (L.M.) (Agenzia Fides 20/2/2017)


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