AMERICA/ARGENTINA - Nuova sfida per la pastorale carceraria: cosa succede dopo aver ritrovato la libertà?

venerdì, 10 febbraio 2017
ci sono più di 250 prigioni, che ospitano in tutto 69.000 prigionieri,

ci sono più di 250 prigioni, che ospitano in tutto 69.000 prigionieri,

Cordoba (Agenzia Fides) – Organizzato dalla Pastorale delle Carceri, il 3 e 4 febbraio si è svolto il ritiro spirituale dei cappellani carcerari nel Convento San Alfonso, a Villa Allende, Cordoba. Hanno partecipato 22 cappellani provenienti da tutto il paese e membri della Commissione episcopale per la Pastorale delle Carceri, presieduta da Sua Ecc. Mons. Esteban Maria Laxague SDB, Vescovo di Viedma.
La Messa di chiusura ha coinciso con l'apertura di un altro incontro, quello per i responsabili diocesani che lavorano in questo campo e che si è svolto da sabato 4 a martedì 7 febbraio. Erano presenti 32 diocesi dell’Argentina, mentre lo slogan "e dopo l’uscita, cosa c’è?" era un chiaro riferimento al problema della situazione dei detenuti che riguadagnano la libertà.
Secondo quanto informa la nota inviata a Fides da Aica, sono stati giorni di lavoro e scambio di esperienze per affrontare questa nuova problematica da parte dei responsabili della Chiesa. Sua Ecc. Mons. Pedro Torres, Vescovo ausiliare di Cordoba, ha trattato il tema della “Dignità del lavoro” per tutti. La Messa finale ha presentato le sfide nuove e difficili che si presentano, ma anche le proposte di preparazione tecnica del personale che già lavora in questo settore.
In Argentina, la Chiesa cattolica ha preso a cuore la pastorale dei detenuti (vedi Fides 8/11/2016). La realtà delle carceri tuttavia è molto varia e difficile da seguire: nel paese ci sono più di 250 prigioni, che ospitano in tutto 69.000 prigionieri, secondo l'ultima pubblicazione del Sistema Statistico Nazionale del 2014.
(CE) (Agenzia Fides, 10/02/2017)


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