ASIA/TURCHIA - La Commissione d'inchiesta sul fallito golpe del 15 luglio raccoglie informazioni anche sulla visita di Fethullah Gulen in Vaticano

martedì, 31 gennaio 2017 geopolitica  

Wikipedia

Ankara (Agenzia Fides) – Tra le vicende fatte oggetto di indagine da parte della Commissione parlamentare turca incaricata di investigare sul fallito golpe dello scorso 15 luglio, c'è anche la visita che il predicatore islamico Fethullah Gulen – indicato dalle autorità turche come l'ispiratore del fallito colpo di Stato – realizzò in Vaticano nel lontano 9 febbraio 1998, incontrando anche Papa Giovanni Paolo II.
La scorsa settimana, il Ministero degli esteri turco ha fornito alla Commissione parlamentare inquirente tutto il dossier informativo raccolto intorno a quella visita, da cui emerge che dell'incontro tra Gulen e il Papa allora regnante erano stati avvisati preventivamente sia lo stesso Ministro degli esteri del tempo, Ismail Cem, sia l'Ambasciata di Turchia presso la Santa Sede. Durante l'incontro, durato mezz'ora, Fethillah Gülen aveva anche consegnato al Papa un invito dell'allora Presidente turco Süleyman Demirel a visitare la Turchia.
Le notizie fornite dal Ministero degli esteri turco alla Commissione parlamentare d'indagine sul fallito golpe dello scorso luglio non aggiungono nessun dettaglio “misterioso” intorno alla nota visita di Gulen in Vaticano. La decisione di tornare a riconsiderare quella vicenda, raccogliendo informazioni già note riguardanti i suoi aspetti protocollari, fa seguito alle campagne scatenate sui media turchi contro il predicatore espatriato Gulen e il suo movimento Hizmet, che fin da agosto, in alcuni casi (vedi Fides 10/8/2016), hanno tentato di coinvolgere anche la Santa Sede.
Il giornalista Mine Kirikkanat, in un articolo ispirato al complottismo più creativo e pubblicato sul quotidiano Cumhuriyet di domenica 7 agosto, si era spinto al punto di insinuare che Fethullah Gulen (immaginato dall'articolista nelle vesti di "imam fedele alla Chiesa") poteva essere il cardinale creato “in pectore” dallo stesso Pontefice polacco scomparso il 2 aprile 2005, e mai da lui reso noto. (GV) (Agenzia Fides 31/1/2017).


Condividi: