ASIA/TERRA SANTA - Vescovi del “coordinamento Terra Santa”: opponiamoci all' “annessione de facto” perpetrata attraverso gli insediamenti illegali

venerdì, 20 gennaio 2017 aree di crisi   geopolitica   diritti umani  

lpj.org

Betlemme (Agenzia Fides) – L'occupazione militare che ha pesato per cinquant'anni su Cisgiordania, Gerusalemme-Est e Gaza ha violato “la dignità umana sia dei palestinesi che degli israeliani”. E adesso tutte le persone responsabili sono chiamate ad opporsi alla costruzione di insediamenti israeliani su terre palestinesi, che rappresenta una “annessione de facto” e “mette in pericolo le possibilità di pace”. Sono questi alcuni dei passaggi chiave contenuti nel messaggio conclusivo diffuso dai Vescovi provenienti da Europa, Usa, Canada e Sudafrica, appartenenti al “Coordinamento Terra Santa”, alla fine della loro tradizionale visita di solidarietà con le comunità cristiane di Terra Santa, che quest'anno si è svolta dal 14 al 19 gennaio e ha toccato Gaza, Jaffa, Gerusalemme Hebron e Betlemme.
Nel comunicato finale, sottoscritto dai 12 Vescovi che hanno preso parte al pellegrinaggio di quest'anno, si fa riferimento anche alle sofferenze di Gaza, “che continua a vivere in mezzo a una catastrofe umanitaria generata dall’uomo stesso, dove la popolazione ha trascorso un intero decennio sotto assedio, aggravato da uno stallo politico causato da una mancanza di buona volontà di tutte le parti in causa”. I Vescovi firmatari del documento indicano la strada della “resistenza non violenta” come metodo per affrontare “ingiustizie quali l’incessante costruzione del muro di separazione in terra palestinese, inclusa la Valle di Cremisan”. (GV) (Agenzia Fides 20/1/2017).


Condividi: