AFRICA/EGITTO - La “Casa della Fatwa”: è ammirevole che i musulmani porgano gli auguri ai cristiani in occasione del Natale

venerdì, 23 dicembre 2016 settarismi   islam   chiese orientali  

Il Cairo (Agenzia Fides) - La “Casa della Fatwa”(Dar al Ifta al Misryah), organismo egiziano presieduto dal Gran Mufti d'Egitto e incaricato di diffondere pronunciamenti orientativi e sciogliere dubbi e controversie riguardo all'applicazione dei precetti coranici, in vista del prossimo Natale ha ribadito che un musulmano non deve avere nessuna esitazione a porgere le proprie felicitazioni a amici e conoscenti cristiani in occasione delle loro feste e solennità liturgiche, sottolineando che tale comportamento contribuisce ad alimentare la convivenza pacifica tra le diverse componenti della società.
Il pronunciamento arriva dopo che, nei giorni scorsi, alcuni predicatori salafiti avevano reiterato il divieto per i musulmani di congratularsi con i cristiani in occasione del Natale. In particolare, il predicatore Abdul Hamid aveva emesso una fatwa per ribadire che le felicitazioni rivolte da un musulmano a un cristiano in occasione delle solennità liturgiche rappresentano un “grave peccato”, mentre lo sheikh Mahmud Lotfy aveva addirittura affermato che, per un musulmano, l'odio rivolto ai cristiani rappresenta una sorta di precetto religioso.
Le dispute interne alla comunità musulmana sulla questione degli auguri di Natale rappresentano un riflesso delle iniziative messe in atto dalle istituzioni ufficiali dell'islam sunnita egiziano – a partire dall'Università di al Azhar – per contrastare la diffusione di dottrine estremiste e strumentalizzazioni del Corano in chiave jihadista. A questo proposito, già lo scorso anno (vedi Fides 24/6/2015), erano state avviate le campagne di monitoraggio nelle librerie e nelle biblioteche delle moschee di tutto l'Egitto, per ritirare dalla circolazione tutti i libri e i materiali di propaganda estremista che erano stati capillarmente diffusi soprattutto all'epoca del governo guidato dai Fratelli Musulmani. (GV) (Agenzia Fides 23/12/2016).


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