ASIA/INDIA - I cristiani al Primo ministro Modi: “Lavori per una crescita inclusiva”

venerdì, 2 dicembre 2016

New Delhi (Agenzia Fides) - Il governo indiano si adoperi per garantire una crescita economica inclusiva, che non tagli fuori larghe masse di popolazione socialmente emarginata e a livelli di mera sopravvivenza. E' l'appello rivolto al Primo Ministro Narendra Modi da Sajan K. George, presidente del Consiglio globale dei cristiani indiani (Gcic). In una lettera aperta al Primo Ministro, pervenuta all'Agenzia Fides, si ricorda che la nazione è "spaccata in due", segnata dalla grave questione della corruzione, dalle disuguaglianze economiche e sociali, dal rapporto problematico con le minoranze religiose.
La lettera tocca gli effetti del recente provvedimento della "demonetizzazione" (vedi Fides 18/11/2016) che voleva essere "un passo verso la trasformazione dell'India in un'economia senza contanti". Ma, in base alle stime del governo, "il 40 per cento degli indiani non usa servizi bancari formali", nota la missiva e sono proprio le fasce di popolazione più povera e gli istituti che operano nel servizio sociale ad essere fortemente penalizzati.
"Gli orfanotrofi e le case di indigenti, gli istituti di carità sono allo stremo, dato che l'India non dispone di una rete di sicurezza sociale per sostentare i loro bisogni" si afferma, e sono affidati solo al buon cuore di donatori privati. Va considerata anche la condizione di "oltre due milioni di donne imprenditrici e piccoli agricoltori che si trovano ad affrontare un futuro incerto e la fame" nota il testo. "I salari, le imprese, l'agricoltura: tutte realtà colpite. Queste piccole realtà economiche ora guadagnano il 30 per cento di quello che guadagnavano prima della demonetizzazione", rimarca S. George.
La lettera spiega che "nelle zone rurali l'economia si basa essenzialmente sui contanti ma non è una economia in nero, in quanto non significa evadere le tasse. Nelle zone rurali, la gente risparmia in contanti, paga in contanti, l'economia agricola funziona in contanti".
Milioni di cittadini e di piccole imprese "hanno bisogno dell'aiuto del governo per riprendere le loro piccole attività imprenditoriali" perchè si attenuino gli effetti negativi della demonetizzazione. La lettera si chiude con un appello e un auspicio a "un nuovo anno di prosperità" per tutti i cittadini indiani, per un benessere realmente inclusivo, e non selettivo. (PA) (Agenzia Fides 2/12/2016)


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