ASIA/PAKISTAN - Istanza alla Corte Suprema: un nuovo giudice per il processo ad Asia Bibi

venerdì, 14 ottobre 2016 blasfemia asia bibi islam minoranze religiose giustizia

PAKISTAN

2024-04-17
Un avvocato cattolico eletto nel Senato del Punjab è ministro per i diritti umani

2024-04-03
Luci e ombre sul rispetto dei diritti umani e sulla vita delle comunità religiose non musulmane

2024-03-23
Il carisma di sant'Ignazio attira i giovani in Pakistan

2024-03-15
Nell'anniversario della morte, si è chiusa la fase diocesana della Causa di beatificazione del giovane Akah Bashir

2024-03-11
Memoria e gratitudine verso il ministro cattolico ucciso, Shahbaz Bhatti

2024-02-28
Un politico cattolico vicepresidente dell'Assemblea provinciale in Sindh

Islamabad (Agenzia Fides) - Nominare in tempi stretti un nuovo giudice o un nuovo collegio per esaminare il caso di Asia Bibi: come appreso da Fides, è questa la richiesta inoltrata al giudice capo della Corte Suprema dalla difesa legale di Asia Bibi, all'indomani del rinvio per l'udienza nel caso di blasfemia che la riguarda. La donna cristiana, condannata in primo grado e in appello, attende il giudizio della Corte Suprema. I legali di Asia confidano che la Corte possa compiere questa nomina e fissare una nuova udienza entro poche settimane.
"Anche dopo il rinvio restiamo fiduciosi che la Corte potrà cancellare le accuse verso Asia" dice a Fides Nasir Saeed , Direttore dell'Ong "CLAAS" (Centre for Legal Aid, Assistance and Settlement) , che segue il caso e fornisce assistenza legale gratuita a molti altri cristiani accusati ingiustamente e, da indigenti, bisognosi di una difesa legale.
"Tuttavia - aggiunge - temo anche che, con un verdetto a lei favorevole, possano esserci ripercussioni negative o violenze gratuite contro i cristiani in Pakistan. Se invece la condanna fosse confermata , allora ci si potrà ancora appellare al presidente del Pakistan, che ha il potere di concedere una grazia".
Nasir Saeed rileva "le pressioni degli estremisti" e ricorda che "finora nessuno è stato giustiziato per blasfemia in Pakistan". "E 'molto importante che il governo prenda la questione sul serio e adotti adeguate misure di sicurezza prima del processo" , invitando le istituzioni a "garantire protezione e aiuto alle vittime di false accuse di blasfemia e allo loro famiglie" . (PA) (14/10/2016)