AMERICA/STATI UNITI - Si riapre il caso del giovane messicano ucciso alla frontiera da una guardia statunitense

venerdì, 14 ottobre 2016 minori   violenza   politica   rifugiati  
frontiera Messico - Stati Uniti

frontiera Messico - Stati Uniti

El Paso (Agenzia Fides) – La “Rete di Frontiera per i diritti umani” plaude alla notizia che la Corte Suprema degli Stati Uniti riesaminerà il caso "Hernandez v. Mesa", sulla morte di Sergio Adrian Hernandez Guereca, ragazzo messicano di 15 anni, ucciso nel 2010 da una guardia di frontiera statunitense mentre si trovava sul suolo messicano.
"Questo è un caso cruciale per far valere i diritti dei residenti di frontiera, sia in Messico che negli Stati Uniti, per quanto riguarda la presenza armata delle forze di frontiera degli Stati Uniti nelle nostre comunità. E’ un caso essenziale per sostenere che tutte le persone nei territori di confine hanno una dignità umana fondamentale e diritti che devono essere rispettati. Siamo fiduciosi che la Corte Suprema creerà un precedente per far sì che gli individui e le istituzioni proteggano i diritti dei residenti di frontiera e siano responsabili per eventuali omissioni e contravvenzioni" si legge nella nota inviata a Fides.
Nell'incidente mortale avvenuto nel giugno 2010 in una località di frontiera fra El Paso, in Texas, e Ciudad Juarez, in Messico, la guardia statunitense dichiarò di aver sparato per legittima difesa, in quanto un gruppo di persone, dalla parte messicana, gli lanciava delle pietre. Il fatto, condannato dal governo messicano, provocò molte manifestazioni di protesta ma rimase insoluto. Il tribunale di New Orleans nell'aprile 2015 aveva respinto la richiesta della famiglia Hernandez, che chiedeva una condanna per abuso di potere.
(CE) (Agenzia Fides 14/10/2016)


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