AFRICA/EGITTO - Quattro copti (compreso un bambino) rapiti nella provincia di Assiut

mercoledì, 5 ottobre 2016

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Assiut (Agenzia Fides) – Quattro cristiani copti, tra i quali figura anche un bambino di 9 anni, sono stati rapiti il 3 ottobre nella città di Manfalut, compresa nella provincia di Assiut, 350 km a sud del Cairo. I rapitori hanno inizialmente chiesto per riscatto 500mila sterline egiziane, equivalenti a oltre 50mila euro. Secondo quanto riportato dal network Watani, i familiari dei rapiti hanno ricevuto dalla polizia il consiglio di pagare il riscatto, se vogliono evitare che i loro congiunti siano uccisi dai rapitori. Questa è la prassi suggerita dalle forze di polizia in casi del genere, dopo che in alcune occasioni i rapiti sono stati uccisi perchè avevano temporeggiato nel pagare le somme richieste.
Il rapimento è avvenuto con modalità singolari: due dei quattro rapiti, i fratelli Emad e Rami Lamei, operano nel campo delle costruzioni edilizie, ed erano stati convocati ad un appuntamento a Manfalut, con la promessa di ricevere una commessa di lavoro. Giunti nella città, un loro parente si è offerto di accompagnarli insieme al figlio piccolo, di nove anni, al luogo dell'appuntamento, dove ad attenderli c'erano i rapitori.
La piaga dei sequestri di persona perpetrati a danno di appartenenti alla comunità copta continua a mietere vittime in tutto l'Egitto, con una concentrazione nell'Alto Egitto, in particolare nelle regioni di Minya e di Assiut, dove in alcuni villaggi sulle rive del Nilo i cristiani in passato sono stati talvolta costretti anche a pagare “preventivamente” somme di denaro sotto la minaccia di subire ritorsioni violente. Nel solo Governatorato di Minya, la somma complessiva di denaro versata per pagare il riscatto di cristiani rapiti dal gennaio 2011 alla fine del 2014 ha ormai superato la cifra di 120 milioni di sterline egiziane. (GV) (Agenzia Fides 5/10/2016).


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