ASIA/LIBANO - Ministro libanese: i media cristiani in Medio Oriente non devono trattare solo questioni religiose

lunedì, 26 settembre 2016 media   politica  

Noursat

Beirut (Agenzia Fides) – “Il ruolo dei media cristiani in Medio Oriente non può limitarsi alla diffusione di notizie riguardanti eventi religiosi: essi sono chiamati anche ad affrontare i problemi politici e sociali, con particolare attenzione a quelli connessi con "la povertà, lo sfuttamento e le differenze di classe”. Così il Ministro dell'informazione libanese, Ramzi Jreige, ha delineato una delle linee guida che configurano la vocazione specifica dei media di ispirazione cristiana operanti nei Paesi mediorientali. Lo ha fatto venerdì 23 settembre, nell'ambito della Conferenza dei media cristiani in Medio Oriente, organizzata dal gruppo Télé Lumière-Noursat sotto il patrocinio dei Patriarchi d'Oriente.
Al Convegno hanno preso parte rappresentanti di media cristiani provenienti da Siria, Palestina, Libano, Iraq, Giordania e Egitto. Il ministro libanese, riferendosi nello specifico alla logorante crisi istituzionale attraversata dal Paese dei Cedri, ha sottolineato che anche i media cristiani possono avere un ruolo di primo piano nel favorire il superamento di questo momento difficile, denunciando “il crollo delle istituzioni costituzionali, la corruzione e la violazione dei diritti umani e delle libertà pubbliche”. Il rappresentante del governo libanese ha anche invitato i media cristiani a "dare l'opportunità ai rappresentanti delle altre comunità di esprimere le proprie opinioni". A questo riguardo l'Arcivescovo maronita di Beirut, Boulos Matar, intervenuto anche lui all'incontro, ha ribadito che in Medio Oriente i cristiani non intendono operare per garantirsi un destino esclusivo, “separato da quello dei musulmani”. (GV) (Agenzia Fides 26/9/2016).


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