AMERICA/ECUADOR - “Con l’aiuto di tutti, la scuola la tiriamo su”: dopo il terremoto studenti nelle aule di bambù

mercoledì, 31 agosto 2016

Playa Prieta (Agenzia Fides) – “Vogliamo la nostra scuola, non vogliamo andare a studiare in un’altra scuola, altrimenti smettiamo di studiare o saltiamo l’anno”: queste le richieste degli studenti della scuola gestita dalle Siervas del Hogar de la Madre, a Playa Prieta, andata distrutta dal terremoto che ha colpito la costa dell’Ecuador la notte del 16 aprile, al momento di pensare al nuovo anno scolastico che sarebbe iniziato a luglio. Il sisma ha causato centinaia di morti, tra cui una religiosa e cinque postulanti della comunità (vedi Fides 18/4/2016), e migliaia di feriti e senzatetto.
Le madri degli studenti incoraggiavano le suore: “contate su di noi per qualunque cosa, per fare da mangiare, per preparare la malta, per passare i mattoni, per qualunque cosa. La scuola la tiriamo su, tra tutti ce la possiamo fare, vedrete...”. Del complesso scolastico che ospitava gli studenti dalla materna alle superiori, era possibile utilizzare solo la scuola materna e l’aula magna, tutto il resto doveva essere demolito e ricostruito, anche il terreno andava rafforzato perché presentava sprofondamenti e spaccature.
“È stato impressionante vedere quante persone si sono messe a pregare, hanno dato tutto quello che avevano, persino i loro risparmi, si sono dimenticate dei loro problemi o del loro dolore per unirsi al nostro” racconta una religiosa. Tanti hanno dimostrato il loro sostegno senza avere molti mezzi economici. Professionisti hanno messo a disposizione il loro lavoro o i loro macchinari, volontari hanno sacrificato il loro fine settimana per aiutare, madri di famiglia hanno lasciato le loro faccende quotidiane per dare una mano in ciò che veniva chiesto loro...
Il 27 giugno è stato il primo giorno di lezione per le scuole superiori, mentre il giorno dopo è arrivata una squadra di volontari della ditta Telefonica da Quito, con un camion carico di canne di bambù per la costruzione di quindici aule destinate ad ospitare provvisoriamente i 360 alunni iscritti. Il 15 luglio si è svolta una piccola cerimonia di consegna delle aule agli studenti, felici di essere “tornati a casa”, “alla loro scuola”, mentre intorno a loro continuano i lavori per la ricostruzione definitiva dell’Unità Educativa Sacra Famiglia, che comprenderà aule, cappella, sala computer, aula magna, casa per i volontari e casa delle suore. (SL) (Agenzia Fides 31/8/2016)


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