San Salvador (Agenzia Fides) – Si continua a discutere in El Salvador sull’annullamento della legge sull’amnistia da parte della Corte Suprema di Giustizia. Il 22 luglio, attraverso un comunicato, la Conferenza Episcopale ha chiesto una "giustizia riparativa" a favore delle vittime del passato conflitto armato. Sebbene la dichiarazione non chieda il carcere per nessuno dei colpevoli, tuttavia propone che le vittime "siano ascoltate, siano rispettati i loro diritti e la loro dignità, e venga chiesto loro perdono". In questo contesto, l’Episcopato chiede alle autorità legislative di creare un procedimento giuridico per rafforzare “una giustizia di transizione” che renda possibile una “vera guarigione del tessuto sociale che sanguina ormai da tanti anni”.
La nota pervenuta a Fides segnala anche il commento dell'Arcivescovo della capitale, Sua Ecc. Mons. José Luis Escobar Alas: l'amnistia promossa già dal presidente Alfredo Cristiani (1989-1994) non ha permesso di realizzare pienamente gli Accordi di Pace che misero fine a 12 anni di guerra.
Nel frattempo, il Presidente Salvador Sanchez Ceren ha annunciato di aver cominciato i colloqui con i partiti politici rappresentati nella legislatura per approvare una nuova legge sulla riconciliazione nazionale, che si inserisca nel momento che vive El Salvador e "permetta alle famiglie di conoscere la verità, ma allo stesso tempo sia anche data loro la possibilità di perdonare" ha detto alla stampa.
(CE) (Agenzia Fides, 26/07/2016)