AFRICA/LIBERIA - CANNONEGGIAMENTI A MONROVIA. LA CHIESA FA L’IMPOSSIBILE PER AIUTARE LE POPOLAZIONI VITTIME DELLA GUERRA, MENTRE LE ORGANIZZAZIONI UMANITARIE LASCIANO IL PAESE

mercoledì, 25 giugno 2003

Monrovia (Agenzia Fides) - Sono ripresi oggi i combattimenti a Monrovia, capitale della Liberia, tra l’esercito fedele al Presidente Charles Taylor e i ribelli del LURD (Liberiani Uniti per la Riconciliazione e la Democrazia). “In questo momento si odono colpi di artiglieria provenienti dalla parte opposta della città” dice un missionario contattato dall’Agenzia Fides che per motivi di sicurezza desidera rimanere anonimo: “Si tratta probabilmente delle forze del Presidente Taylor che stanno cercando di fermare l’avanzata dei ribelli del LURD che da giorni assediano la città”.
La situazione umanitaria peggiora di ora in ora. Dice la fonte dell’Agenzia Fides: “Le strade sono affollate di profughi in fuga dai quartieri dove sono in corso i combattimenti. Spesso i soldati li derubano delle poche cose che portano con loro. I militari, infatti, non ricevono da settimane lo stipendio e quindi si rifanno sulla popolazione civile”.
La maggior parte delle organizzazioni umanitarie hanno ormai lasciato la Liberia, per motivi di sicurezza. “Il peso dell’assistenza alla popolazione civile ricade sulla Chiesa” dice la fonte di Fides. “La Caritas liberiana fa l’impossibile, ma siamo veramente al limite delle umane possibilità. Inoltre, la Chiesa non è risparmiata dalla guerra. Le Parrocchie alla periferia di Monrovia, dove sono in corso i combattimenti, sono state tutte saccheggiate.”
“Uno dei pochi fatti positivi” dice il missionario, “è che il porto è ancora aperto e il Programma Alimentare Mondiale (PAM) è rimasto nel paese a distribuire cibo alla popolazione.” (L.M.) (Agenzia Fides 25/6/2003 righe 23 parole 246)


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