ASIA/PAKISTAN - La Caritas di Lahore oltre l’emergenza, accanto alle vittime della strage di Pasqua

venerdì, 27 maggio 2016 caritas   terrorismo   chiese locali  

Caritas Lahore

L'Arcivescovo Shaw con le vittime della strage

Lahore (Agenzia Fides) – La Chiesa di Lahore non ha dimenticato o abbandonato le vittime della strage di Pasqua: l’attentato che il 27 marzo ha ucciso nel parco Gulhan Iqbal a Lahore, 81 persone (secondo gli ultimi aggiornamenti forniti dal governo), in maggioranza bambini e ragazzi, 27 cristiani e 54 musulmani. “Il programma di assistenza e riabilitazione delle vittime, appartenenti a tutte le comunità religiose, va ben oltre l’aiuto di emergenza” spiega a Fides Rojar Noor Alam, Coordinatore dei programmi nella Caritas di Lahore. “Il piano di aiuto consta di diverse fasi: in un primo momento – riferisce – abbiamo fornito assistenza medica ai feriti, e alle persone tuttora ricoverate, e, d’altro canto, abbiamo avviato sessioni di consulenza psicologica post-trauma per le famiglie delle vittime dell’esplosione, dedicate ad adulti e bambini. Questi sono stati gli aiuti immediati”.
Una seconda fase “interessa la riabilitazione delle famiglie, sconvolte dalla strage anche sul piano economico e sociale, per garantire che possano riacquisire una capacità di sostentamento autonomo. Per questo stiamo accompagnando i capi-famiglia o le madri nel riprendere le attività economiche o nel crearne di nuove, con piccole imprese commerciali o grazie a un cammino di formazione professionale che, nel medio periodo, possa reinserirle in modo proficuo nel tessuto sociale”. Accanto a questo, intanto “curiamo il supporto alle spese per l’istruzione dei bambini di queste famiglie, che ora non possono coprire le spese scolastiche, per far sì che i ragazzi non abbandonino il fondamentale percorso di istruzione”, rimarcando che questo sostegno raggiunge famiglie cristiane musulmane, senza alcun discriminazione.
Nei giorni scorsi l'Arcivescovo Sebastian Francis Shaw, che continua a visitare regolarmente le vittime in ospedale, ha distribuito a 19 famiglie gli aiuti per l’assistenza medica di cui tuttora hanno bisogno le persone ricoverate. La Caritas ha consegnato una somma di 40.000 rupie (circa 380 dollari) ad ogni famiglia come contributo per coprire le spese sanitarie. Come riferito a Fides, l’Arcivescovo ha detto: “La Chiesa cattolica è al vostro fianco in questo tempo difficile. Ringraziamo il governo provinciale, le organizzazioni della società il Dipartimento della sanità e tutti coloro che stanno aiutando queste persone in ospedale”. Mons. Shaw ha concluso: “Ogni cittadino in questa splendida terra deve contribuire alla promozione della fraternità e della pace. La Caritas è con voi, non vi abbandona e continuerà ad accompagnarvi per migliorare la vostra vita”. (PA) (Agenzia Fides 27/5/2016)


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