AFRICA/CONGO RD - La Corte Costituzionale apre la strada alla Presidenza a tempo indeterminato?

mercoledì, 25 maggio 2016 elezioni   politica  


Kinshasa (Agenzia Fides) - La sentenza della Corte Costituzionale dell’11 maggio che stabilisce che il Presidente della Repubblica Democratica del Congo, Joseph Kabila, cui la Costituzione vieta di candidarsi per un terzo mandato, potrà rimanere in carica fino all’effettivo insediamento del suo successore, apre la strada alla Presidenza a tempo indeterminato di quest’ultimo?
È quanto si chiede una nota, inviata all’Agenzia Fides, dalla Rete Pace per il Congo. “Con la sentenza dell’11 maggio la Corte ha risposto ad una richiesta di interpretazione di alcuni articoli della Costituzione presentata da oltre 250 deputati, in un momento in cui si allontana sempre più la possibilità di poter organizzare le elezioni presidenziali entro la fine del 2016” afferma la nota. “Per consacrare il principio della continuità dello Stato affermato nell’articolo 69 della Costituzione, l’articolo 70, paragrafo 2 della Costituzione permette al Presidente della Repubblica in esercizio di rimanere in carica fino all’effettivo insediamento del nuovo presidente eletto”, è dichiarato nella sentenza letta dal Presidente della Corte, Benoît Luamba.
“La Corte costituzionale si limita ad una semplice enunciazione del secondo comma dell’articolo 70, astenendosi dal fare una seppur minima allusione all’organizzazione o meno delle elezioni presidenziali entro i tempi fissati dalla Costituzione” sottolinea la Rete Pace per il Congo.
“Inoltre, affermando che il Presidente in esercizio rimane in funzione fino all’insediamento effettivo del nuovo Presidente eletto, la Corte dichiara che il Presidente rimarrà in funzione fino all’organizzazione di elezioni presidenziali future di cui, però, non precisa alcuna scadenza o data” afferma la nota. “In tale situazione, il rischio è che un Presidente della Repubblica abbia la via libera per poter decidere di rimanere alla guida del Paese a tempo indeterminato (alcuni mesi, alcuni anni, alcuni quinquenni, alcuni decenni), apportando sempre nuovi motivi per rinviare continuamente le elezioni all’infinito” conclude il documento. (L.M.) (Agenzia Fides 25/5/2016)


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