ASIA/IRAN - Arrestato un Pastore protestante

sabato, 14 maggio 2016 libertà religiosa   minoranze religiose   islam  

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Teheran (Agenzia Fides) - Il Pastore cristiano Yousef Nadarkhani, della comunità protestante "Chiesa dell'Iran", assolto nel 2012 dall'accusa di apostasia, è stato arrestato ieri, 13 maggio, in Iran insieme alla moglie, Tina Pasandide Nadarkhani, e a un fedele della sua comunità, Yasser Mosayebzadeh, per ragioni ancora ignote. Come riferito a Fides dall'Ong "Christian Solidarity Worldwide" (CSW), che monitora la situazione dei cristiani in Iran, non è la prima volta che il Pastore Nadarkhani viene nuovamente tratto agli arresti, dopo il suo rilascio dal carcere avvenuto nel settembre 2012.
Il pastore Nadarkhani era stato inizialmente arrestato nel 2009 dopo aver messo in discussione il monopolio dell'istruzione musulmana nelle scuole, che aveva definito "incostituzionale". È stato accusato di apostasia e condannato a morte nel 2010, decisione confermata dalla Corte suprema nel 2011. Al Pastore è stato più volte chiesto di rinunciare alla fede durante il processo, per evitare la pena di morte, ma ha rifiutato. L'8 settembre 2012 è stato rilasciato dopo l' assoluzione dall'accusa di apostasia, anche se è stato riconosciuto colpevole di "evangelizzare i musulmani", e condannato per questo a tre anni di carcere.
Dopo il rilascio del Pastore Nadarkhani, anche il suo avvocato, Mohammed Ali Dadkhah, eminente avvocato e difensore dei diritti umani, è stato imprigionato per dieci anni e radiato dall'albo a settembre 2012 per "azioni e propaganda contro il regime islamico"
Nella nota giunta a Fides, CSW manifesta "profonda preoccupazione per il Pastore" e chiede "chiarimenti sulle ragioni del nuovo arresto", invitando le istituzioni a “rispettare pienamente gli obblighi costituzionali e internazionali sui diritti umani, assicurando giustizia e uguaglianza davanti alla legge per tutti i cittadini, a prescindere dal loro credo". (PA) (Agenzia Fides 14/5/2016)


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