ASIA/MYANMAR - Rispetto e convivenza come base per la democrazia

venerdì, 30 ottobre 2015 dialogo   democrazia  

Yangon (Agenzia Fides) - "Il dialogo, il rispetto dell'altro, la tolleranza sono valori fondanti per il popolo birmano che vuole iniziare una nuova stagione democratica", ha detto all'Agenzia Fides il Card. Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, mentre il paese si prepara alle elezioni dell'8 novembre.
Negli ultimi giorni i rapporti delle organizzazioni della società civile hanno nuovamente portato all’attenzione nazionale e internazionale la condizione dei rohingya, minoranza musulmana tuttora vittima di traffico di esseri e violenze nel Mar delle Andamane. Secondo le Nazioni Unite, tra gennaio e giugno 2015 ne sono morti almeno 370, mente tentavano di fuggire dal Myanmar per approdare in altri paesi dell'area. In Myanmar, i rohingya sono per legge privi di cittadinanza. Le ripetute ondate di violenza nei loro confronti hanno costretto decine di migliaia di persone alla fuga, finendo alla mercé dei trafficanti di esseri umani.
Nel bel mezzo delle violenze che i rohingya hanno subito ad opera di gruppi buddisti estremisti, “la Chiesa birmana ha sempre promosso la riconciliazione, seguendo valori come giustizia, pace, sviluppo equo per tutti, dialogo interreligioso” nota il Cardinale. Mentre la situazione resta tesa, anche in vista della imminente tornata elettorale, la comunità cattolica birmana ricorda uno dei principi basilari della nazione: il rispetto dell'altro, senza discriminazione, e la convivenza pacifica tra culture, etnie e fedi diverse . (PA) (Agenzia Fides 30/10/2015)


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