AMERICA/VENEZUELA - Con la chiusura delle frontiere molti bambini rischiano di non fare la prima Comunione

lunedì, 23 novembre 2015 evangelizzazione   animazione missionaria   aree di crisi  
Vescovo della diocesi di San Cristóbal de Venezuela, Sua Ecc. Mons. Mario del Valle Moronta Rodríguez,

Vescovo della diocesi di San Cristóbal de Venezuela, Sua Ecc. Mons. Mario del Valle Moronta Rodríguez,

Tàchira (Agenzia Fides) – Tra i numerosi problemi derivati dalla chiusura della frontiera fra Venezuela e Colombia (vedi Fides 1/9/2015;3/9/2015), alcuni interessano anche la vita religiosa della popolazione. Il Vescovo della diocesi di San Cristóbal de Venezuela, Sua Ecc. Mons. Mario del Valle Moronta Rodríguez, parlando a Radio Caracol, si è lamentato della situazione e ha osservato che è necessaria un'azione congiunta per garantire l’amministrazione dei sacramenti ai bambini e ai giovani che vivono nei comuni di confine di Ureña e San Antonio, nello stato venezuelano di Tachira.
Dalle informazioni pervenute a Fides si apprende infatti che molti ragazzi residenti nella parte venezuelana frequentavano le parrocchie della Colombia anche per la preparazione alla prima Comunione. Adesso, con le frontiere chiuse, rischiano di non poterla ricevere. Mons. Moronta ha affermato nell’intervista: "Da parte nostra, stiamo rivedendo il piano pastorale per cercare quale soluzione possiamo dare a questa e ad altre situazioni che si verificano nell’ambito pastorale". Ha comunque richiamato i governanti di entrambi i paesi a dare una soluzione rapida alla questione, e a ripristinare i rapporti economici e sociali tra le nazioni, la cui interruzione ha forti ripercussioni nelle zone di confine dove la crisi si approfondisce sempre di più.
(CE) (Agenzia Fides, 23/11/2015)


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