ASIA/PAKISTAN - Cauzione per un cristiano imputato per blasfemia

venerdì, 23 ottobre 2015 blasfemia   minoranze religiose  

L'avvocato Gill (a sinistra), difensore legale di numerosi cristiani

Sargodha (Agenzia Fides) – Un tribunale di primo grado ha concesso la libertà su cauzione ad un giovane cristiano in carcere dall'8 ottobre scorso per presunta blasfemia. Il giovane Naveed John, 24 anni, che usava fare preghiere di guarigione in casa sua per quanti lo chiedevano, è stato ingannato da un musulmano e accusato di aver vilipeso alcuni versetti del Corano (vedi Fides 15/10/2015). Gli avvocati di Naveed John hanno presentato il caso in tribunale, spiegando che si trattava di accuse false e strumentali. Dopo aver ascoltato gli argomenti delle parti, la Corte ha accettato la richiesta di cauzione e ha ordinato il temporaneo rilascio del cristiano.
In un colloquio con Fides, l’avvocato cristiano Sardar Mushtaq Gill, a capo dell’Ong “Lead”, afferma di aver accolto con favore la decisione del tribunale, rimarcando però “grave preoccupazione perchè si tratta di accuse contro un innocente” e “per la sicurezza di Naveed John, dato che alcuni musulmani estremisti hanno ripetuto slogan come: l'unica giusta punizione per blasfemia è la morte”. Di recente anche al cristiano Pervaiz Masih, arrestato nel distretto di Kasur il 2 settembre scorso per presunta blasfemia, è stata concessa la libertà su cauzione (vedi Fides 13/10/2015). (PA) (Agenzia Fides 23/10/2015)


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