AMERICA/MESSICO - Mensa parrocchiale trasformata in sala dove esporre le fotografie di persone scomparse

mercoledì, 30 settembre 2015 diritti umani  

Daniela Pastrana

Iguala (Agenzia Fides) – La mensa della parrocchia di San Gerardo, nella città di Iguala, stato messicano di Guerrero, è stata trasformata in una sala dove sono esposte lunghe file di fotografie che ritraggono decine di volti di persone scomparse, rapite senza lasciare traccia. La maggior parte provenienti dal nord dello Stato, il più povero del Messico e uno dei più devastati dalla violenza. Secondo la banca dati del Comitato di ricerca, ogni settimana aumentano gli scomparsi. Nel corso dell’ultimo anno, ogni martedì, in questa parrocchia di Iguala hanno trovato accoglienza le famiglie che hanno denunciato sparizioni e ritrovamenti nel cimitero clandestino scoperto tra le colline che circondano la città, a partire dalla scomparsa dei 43 studenti della scuola tecnica di Ayotzinapa il 26 settembre 2014.
Altri casi sono stati registrati nello Stato settentrionale di Nuevo León, dove sono stati localizzati 31 mila resti umani tra il 2011 e il 2015, che hanno portato all’identificazione di 30 persone. Inoltre, stando a quanto riferito da un attivista per la tutela dei diritti umani, negli ultimi 4 anni le violenze si stanno dirigendo verso i difensori degli stessi diritti. Un documento, presentato a fine agosto, documenta 860 violazioni di diritti umani contro attivisti e promotori sociali verificatesi tra giugno 2014 e maggio 2015, oltre ad un aumento di detenzioni arbitrarie. A Iguala, un gruppo di civili impegnati nella ricerca di familiari scomparsi ha localizzato 104 corpi in fosse clandestine, sebbene ne siano stati identificati solo nove. (AP) (30/9/2015 Agenzia Fides)


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