AFRICA/BURKINA FASO - I golpisti si ritirano: il ruolo del re dei di Mossi nella risoluzione della crisi

lunedì, 28 settembre 2015 politica  

Il Presidente del Burkina Faso Michel Kafando



Ouagadougou (Agenzia Fides)-“La crisi è pressoché risolta” dicono all’Agenzia Fides fonti della Chiesa del Burkina Faso, dove i golpisti del Régiment Sécurité Présidentielle (RSP), hanno lasciato il palazzo presidenziale e permesso al Presidente della transizione, Michel Kafando, di riprendere le proprie funzioni (vedi Fides 23/9/2015).
“Il Consiglio dei Ministri del 25 settembre ha deciso lo scioglimento della RSP e l’integrazione dei suoi membri in altri reparti dell’esercito nazionale” dicono le nostre fonti. La giustizia ha comunque aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità del fallito golpe.
Un ruolo chiave nell’ottenere l’accordo che ha permesso di evitare spargimenti di sangue tra i militari golpisti e quelli rimasti fedeli alle istituzioni, lo ha avuto Mogho Naaba, il re dei Mossi, l’etnia principale del Paese.
“Si tratta di un leader tradizionale che riveste un’importante autorità morale in Burkina Faso” spiegano le fonti di Fides. “Egli si colloca al di sopra delle parti politiche, ma la gente lo ascolta e gli ubbidisce. La capitale, Ouagadougou, rientra nel suo territorio. Se dice alla popolazione di scendere in strada, questa obbedisce immediatamente. La sua autorità morale e il suo ascendente sulla popolazione fanno sì che diversi politici vadano da lui a chiedere consiglio”.
“Mogho Naaba ha chiesto a tutti di evitare lo spargimento di sangue e di perdonarsi reciprocamente. Qui si può cogliere il senso della sua mediazione, che non consiste nell’attribuire torti o ragioni a questa o quella parte ma di chiedere il perdono reciproco e di cercare insieme di costruire il futuro” concludono le nostre fonti. (L.M.) (Agenzia Fides 28/9/2015)


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