ASIA/PAKISTAN - Elezioni locali in Punjab: i cristiani dicono “no” alla discriminazione

venerdì, 18 settembre 2015

Il leader politico Paul Bhatti, ex ministro, nella sede dell'APMA (All Pakistan Minorities Alliance)


Lahore (Agenzia Fides) – Pari opportunità e cittadinanza per tutti, senza discriminazioni: è quanto chiedono oggi in Pakistan organismi e associazioni cristiane, leader politici, difensori dei diritti umani, attivisti e intellettuali appartenenti al mondo accademico. In vista delle elezioni amministrative che si terranno il 12 ottobre, in cui si eleggeranno le assemblee provinciali in Punjab e Sindh, nella società civile circola preoccupazione per la scarsa rappresentanza delle donne, delle minoranze religiose, di persone provenienti dalle aree rurali, di giovani. Per questo è stato rilanciato il tema delle pari opportunità per gruppi e comunità emarginate, specie delle minoranze religiose.
A far scalpore è la posizione espressa dal “Christian Democratic Party” (CDP) che ha annunciato l’intenzione di boicottare le prossime elezioni in Punjab. “Si tratta di un problema basilare di democrazia, per i non-musulmani ci sono pochi posti riservati nelle liste elettorali decise dai partiti”, spiega Ben-Hur Yousaf Gillhas, il presidente del CDP, in un comunicato inviato a Fides. “L'attuale sistema elettorale degli enti locali è discriminatorio e penalizza le minoranze – rileva -, in flagrante violazione della Costituzione del Pakistan”. Inoltre “con tale sistema i rappresentanti delle minoranze religiose rimarranno alla mercé dei capi politici dei loro partiti” nota. “C'è ancora nel paese una mentalità che intende sottomettere e dominare le minoranze, in particolare i cristiani, attraverso l'ingiustizia e le discriminazioni elettorali” conclude Yousaf Gillhas. Per questo motivo il “Christian Democratic Party” boicotterà il voto e invita gli elettori a fare lo stesso. (PA) (Agenzia Fides 18/09/2015)


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