AFRICA/SUD SUDAN - “La popolazione teme che gli accordi di pace non vengano rispettati” afferma l’Ausiliare di Juba

lunedì, 31 agosto 2015

Juba (Agenzia Fides) - La popolazione ha gioito per l’accordo di pace ma non ha manifestato pubblicamente perché ha paura che non venga poi applicato. Lo ha dichiarato Sua Ecc. Mons. Santo Loku Pio Doggale, Vescovo ausiliare di Juba, capitale del Sud Sudan, in una intervista ad AMECEA Online News, commentando l’accordo di pace firmato il 26 agosto dal Presidente Salva Kiir (vedi Fides 26 e 27 agosto 2015).
“C’è il timore che l’attuazione dell’accordo non vada come ci si aspetti e qualcuno dice: è vero che l’accordo di pace è stato firmato, ma aspettiamo e vediamo” afferma Mons. Santo.
L’Ausiliare di Juba sottolinea che “la gente è preoccupata dal fatto che i precedenti accordi di pace erano stati firmati ma la loro attuazione è fallita. (…). Per questo la gente non ha festeggiato. Penso che siano felici, ma non si sono viste scene di giubilo”.
Come riportato dall’Agenzia Fides all’indomani della firma dell’accordo per mettere fine a due anni di guerra civile, secondo una fonte locale a “Juba non c’è stata assolutamente un’atmosfera celebrativa perché la sofferenza causata dalla guerra civile è immensa”(vedi Fides 27/8/2015). Le nostre fonti riportavano inoltre che tra gli alti comandi militari c’erano forti resistenze alle intese di pace. Mons. Santo afferma infatti che al momento della firma dell’accordo erano in corso combattimenti nello Stato di Unity, tra unità militari che sfuggivano al controllo del Presidente Kiir e altre che non erano sotto il controllo del suo rivale, l’ex Vice Presidente Riek Machar.
Secondo fonti locali i combattimenti nello Stato di Unity non sono mai cessati del tutto. (L.M.) (Agenzia Fides 31/8/2015)


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