AMERICA/CILE - “L’aborto non è mai terapeutico”: offensiva della Chiesa cilena

lunedì, 3 agosto 2015

Santiago del Cile (Agenzia Fides) – “Esortiamo tutte le autorità a tutelare ogni essere umano, in particolare i più deboli e indifesi, amare e rispettare alla stessa maniera madre e figlio”. E’ quanto si legge in un recente documento siglato dai vescovi della Conferenza episcopale cilena. Si tratta di un appello ai legislatori del Paese a promuovere leggi giuste e a non collaborare con una legge sull’aborto. In sintesi i vescovi enfatizzano che l’aborto non è mai terapeutico. “Noi sosteniamo che l'aborto non è di per sé un’azione terapeutica per salvare la vita di una madre in pericolo, anche quando la morte della persona concepita è una possibilità prevista, non voluta, non ricercata”, aggiungono i vescovi. “In caso di morte non desiderata della creatura nè causata da una pratica direttamente orientata a salvare la madre in situazione di rischio, non si può parlare di aborto”, si legge nel documento. Nel caso delle donne vittime di stupro, “non è umano lasciarle sole a vivere il dramma subito, come non è altrettanto umano privare della vita l’essere più indifeso e innocente, suo figlio”. La Chiesa Cattolica cilena ha rilevato la necessità di uno Stato e una società “attiva e presente” nel sostenere le madri e i loro figli. (AP) (3/8/2015 Agenzia Fides)


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