AMERICA/VENEZUELA - Sciopero della fame in 12 stati per i prigionieri politici, a Merida chiesto l’intervento della Chiesa

lunedì, 22 giugno 2015

Mérida (Agenzia Fides) – L'Arcivescovo di Merida, Sua Ecc. Mons. Baltazar Enrique Porras Cardozo, ha incontrato ieri i giovani in sciopero della fame a Mérida, recandosi nella chiesa di El Llano (vedi Fides 03/06/2015; 05/06/2015; 09/06/2015; 19/6/2015). Poi ha ricevuto una loro lettera in cui chiedono l'intervento della Chiesa come portavoce dinanzi al governo.
La lettera, pervenuta a Fides, riporta la situazione del paese, dove sono ormai 12 gli stati venezuelani, su 23, in cui si stanno svolgendo manifestazioni di giovani e adulti in sciopero della fame per chiedere al governo la liberazione dei prigionieri politici. Nel testo si afferma inoltre che neanche la Croce Rossa è stata autorizzata ad assistere i prigionieri.
Il Venezuela continua quindi la tensione fra gruppi organizzati che chiedono al governo una risposta definitiva sulla situazione dei cosiddetti “prigionieri politici”, che per il governo "non esistono". La richiesta del gruppo di Mérida è indirizzata alla Conferenza Episcopale e alla Nunziatura, e viene fatta, sempre secondo gli studenti in sciopero della fame, perché il gruppo dei prigionieri è ormai arrivato al limite della sopportazione. Sembra infatti che ci siano stati dei tentativi di suicidio, le cui cause non sono state rese note: si ipotizza per motivi di pressione psicologica, per depressione o per tortura psicologica di chi gestisce il centro di reclusione.
(CE) (Agenzia Fides, 22/06/2015)


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