VATICANO - Il Card. Filoni ordina 14 diaconi di Africa e Asia: “dovete avere un cuore missionario”

lunedì, 4 maggio 2015

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Con questa vostra consacrazione a Cristo e alla Chiesa, mai vi venga meno la gioia e l’entusiasmo di questo momento; siate sempre pronti, con la memoria di questo giorno, a superare le difficoltà che incontrerete nella vita e nel ministero, grati a Dio per avervi scelti, incorporati nel suo ministero e inviati nel mondo”. Con questa esortazione il Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, si è rivolto ai 14 alunni del Pontificio Collegio Urbano, provenienti da 9 nazioni di Africa e Asia, che ha ordinato Diaconi nel pomeriggio di sabato 2 maggio, nella Basilica Vaticana.
Prendendo spunto dal Vangelo della domenica, che presentava la parabola della vite e dei tralci, nella sua omelia il Cardinale ha evidenziato anzitutto che “ogni vocazione appartiene a Dio ed egli ne è l’origine o l’autore… chi pensa di essere egli solo a decidere e che tutto si debba alla sua volontà, sta sbagliando”. Un altro aspetto sottolineato è che “Gesù è la vera vite; nell’Incarnazione Egli si è innestato, come gemma di altissima qualità, sull’umanità sterile e incapace di produrre buoni frutti; di conseguenza, anche noi siamo inseriti e innestati su questo nuovo germoglio, e solo dalla nostra unione con esso dipende la fruttuosità del nostro ministero”. Infine la finalità dell’essere uniti a Cristo è “dare gloria a Dio e produrre frutti di carità e di bene. Un tralcio che non produce frutto, non serve, lo si butta via, lo si brucia”.
Quindi il Prefetto del Dicastero Missionario si è soffermato a delineare l’identità e le caratteristiche del servizio che il diacono è chiamato a svolgere nella Chiesa: “Gesù è l’esempio che il Diacono deve imitare… Il Diacono riproduce Cristo nel proprio agire”. Il servizio diaconale quindi “non è un servizio qualsiasi, ma si tratta di un servizio ecclesiale, così come lo compivano gli Apostoli e da esso fu affidato a ‘uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza’; inoltre, si tratta di un servizio desunto dal ministero apostolico, e, infine, si tratta di un servizio ‘propter homines’, cioè a vantaggio della comunità ed in particolare dei più bisognosi”.
Infine, rivolgendosi ai novelli diaconi, li ha esortati alla missione con queste parole: “Cari Diaconi, voi provenite da nove Paesi dell’Africa e dell’Asia: Ghana, Corea, Nigeria, Cina, Uganda, Tanzania, Congo-Brazzaville, Benin e Camerun. Si tratta di territori in cui la Chiesa è giovane, ma anche in cui la fede in Gesù non è stata predicata a tanti. Dovete allora avere un cuore missionario, come dice il Papa Francesco nella sua Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, quando afferma di volere una Chiesa capace di trasformare ogni cosa per inaugurare una stagione evangelizzatrice più fervorosa, gioiosa, generosa, audace, piena d’amore fino in fondo e di vita contagiosa!”. (SL) (Agenzia Fides 04/05/2015)


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