ASIA/FILIPPINE - Leader religiosi islamici e cristiani: “Rivedere la Legge fondamentale Bangasamoro”

venerdì, 24 aprile 2015

Zamboanga (Agenzia Fides) – Urge un supplemento di riflessione. In una recente dichiarazione, giunta all’Agenzia Fides, il Consiglio interreligioso dei leader (Inter Faith Council of Leaders, IFCL) della città di Zamboanga, sull’isola di Mindanao, afferma” l'importanza di rivedere la Legge fondamentale Bangsamoro (Bangsamoro Basil Law, BBL) su alcuni punti che devono essere modificati, per trovare il modo di armonizzare le aspirazioni dei diversi gruppi musulmani, per ascoltare i commenti e i suggerimenti delle altre componenti della popolazione di Mindanao”, al fine di garantire un approccio realmente inclusivo.
“L’approvazione della legge è l'ultima tappa di un lungo percorso per un accordo di pace a Mindanao” spiega a Fides p. Sebastiano D'Ambra, Pime, fondatore del Movimento per il dialogo “Silsilah” a Zamboanga, che promuove la cultura del dialogo come via per la pace.
“Oggi – spiega il missionario – il fattore della paura viene usato sia da quanti sono sfavorevoli, sia da coloro che sono favorevoli all'approvazione della BBL. Dopo i recenti episodi di violenza e la crescita di nuovi gruppi rivoluzionari con approcci più radicali, la paura diventa un fattore determinante e lo scenario si fa più allarmante”.
“Dal 1977 sono a Mindanao per promuovere il dialogo e la pace. Ancora oggi molti non amano e non credono in questo dialogo. La missione di dialogo e di pace sta diventando sempre più difficile, soprattutto a causa dei gruppi radicali internazionali che trovano simpatizzanti e supporto nelle Filippine”, riferisce p. D’Ambra.
“Ma cosa succederà alla nostra bella terra, se il processo di pace non troverà la soluzione adeguata, non solo in termini di un accordo, ma soprattutto in termini di rispetto e di fiducia tra le persone?”, chiede il missionario. “Dobbiamo essere più creativi e presentare i punti più positivi che ispirano le persone a costruire lo sviluppo e la pace a Mindanao attraverso un processo di riconciliazione e fiducia tra i diversi settori della società”, conclude. (PA) (Agenzia Fides 24/4/2015)


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