AMERICA/BOLIVIA - “La Bolivia non è fuori dalla crisi globale”; i Vescovi temono ricadute su poveri ed esclusi

venerdì, 17 aprile 2015

La Paz (Agenzia Fides) – Il Presidente della Conferenza Episcopale della Bolivia (CEB), Sua Ecc. Mons. Oscar Aparicio, neo Arcivescovo di Cochabamba, ha messo in guardia sui possibili effetti nel paese della crisi economica globale, e ha espresso preoccupazione per la corruzione ed il malfunzionamento della giustizia, che ha accusato di essere "altamente politicizzata". Dinanzi al rallentamento della crescita economica mondiale, "la Bolivia non fa eccezione (..), e questo provoca un certo timore" ha detto Mons. Aparicio nella nota pervenuta a Fides.
Aprendo la riunione annuale dei Vescovi della Bolivia, il 15 aprile, l’Arcivescovo di Cochabamba ha espresso la preoccupazione dei Vescovi per le possibili conseguenze del rallentamento economico, e che queste vengano a ricadere "soprattutto su coloro che sono sempre puniti in ogni crisi, vale a dire i più poveri e gli esclusi dallo sviluppo".
Mons. Aparicio ha chiesto ai Vescovi di non assecondare i tentativi dei politici di giustificare la corruzione e di contribuire alla sua eradicazione, perché questa si sta espandendo con forza, sia in America Latina che in Bolivia. Secondo la stampa locale, la Bolivia prevede di mantenere una crescita economica del 5%, una delle più forti in America Latina quest'anno, secondo le previsioni del Ministero dell'Economia.
Sono diversi i casi di corruzione venuti alla luce nel paese negli ultimi tempi. Uno dei più clamorosi è il caso di un furto di denaro pubblico in un fondo contadino. L'indagine punta a importanti leader contadini legati al presidente Evo Morales, tra cui l'ex candidato a governatore di La Paz, Felipa Huanca, che ha perso le elezioni a marzo scorso, presumibilmente proprio per queste accuse.
La 99.ma Assemblea dei Vescovi si conclude oggi, venerdì 17, con una Messa nella Cattedrale. I temi principali dell’incontro sono stati la visita del Papa e la situazione della Chiesa nel paese.
(CE) (Agenzia Fides, 17/04/2015)


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