VATICANO - Giubileo della Misericordia: “il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato”

lunedì, 13 aprile 2015

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “Perché oggi un Giubileo della Misericordia? Semplicemente perché la Chiesa, in questo momento di grandi cambiamenti epocali, è chiamata ad offrire più fortemente i segni della presenza e della vicinanza di Dio… E’ il tempo per la Chiesa di ritrovare il senso della missione che il Signore le ha affidato il giorno di Pasqua: essere segno e strumento della misericordia del Padre”. Con queste parole il Santo Padre Francesco ha spiegato il senso del Giubileo straordinario, che si aprirà l’8 dicembre, in occasione della consegna e della lettura della Bolla “Misericordiae vultus” di indizione del Giubileo, seguita dai Primi Vespri della seconda Domenica di Pasqua, o della Divina Misericordia, che ha presieduto sabato 11 aprile, nella Basilica Vaticana.
Oltre che ai Cardinali Arcipreti delle Basiliche papali in Roma, che il giorno seguente hanno presieduto l’analoga celebrazione nelle rispettive Basiliche, il Papa ha consegnato copia della Bolla anche al Prefetto della Congregazione per i Vescovi (Card. Marc Ouellet), al Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli (Card. Fernando Filoni), al Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali (Card. Leonardo Sandri). Quindi hanno ricevuto una copia della Bolla l’Arcivescovo Savio Hon Tai-Fai, nato in Hong Kong e ora Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in rappresentanza dell’Oriente; l’Arcivescovo Barthélemy Adoukonou, originario del Benin e attualmente Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura per l’Africa; Mons. Khaled Ayad Bishay, della Chiesa Patriarcale di Alessandria dei Copti, per le Chiese orientali.
“L’Anno Santo dovrà mantenere vivo il desiderio di saper cogliere i tanti segni della tenerezza che Dio offre al mondo intero e soprattutto a quanti sono nella sofferenza, sono soli e abbandonati, e anche senza speranza di essere perdonati e di sentirsi amati dal Padre – ha detto Papa Francesco nell’omelia dei Vespri -. Un Anno Santo per sentire forte in noi la gioia di essere stati ritrovati da Gesù, che come Buon Pastore è venuto a cercarci perché eravamo smarriti… Un Anno in cui essere toccati dal Signore Gesù e trasformati dalla sua misericordia, per diventare noi pure testimoni di misericordia. Ecco perché il Giubileo: perché questo è il tempo della misericordia”. (SL) (Agenzia Fides 13/04/2015)


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