AFRICA/CONGO RD - L’opposizione chiede un’inchiesta sulla fossa comune scoperta a 80 km da Kinshasa

giovedì, 9 aprile 2015

Kinshasa (Agenzia Fides) - La società civile e l’opposizione congolese chiedono un’inchiesta indipendente sulla fossa comune scoperta il 19 marzo a Maluku, a 80 km da Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo. Nel luogo sono stati finora riesumati circa 420 cadaveri. Secondo le autorità della provincia di Kinshasa, 300 dei corpi riesumati sono di bambini nati morti e feti, sepolti nella fossa comune per ragioni sanitarie. L’opposizione invece teme che nella fossa comune siano stati nascosti i corpi dei dimostranti scomparsi a gennaio durante le dimostrazioni contro la nuova legge elettorale, che apriva la possibilità al Presidente Joseph Kabila di presentarsi alle elezioni del 2016 per ottenere un terzo mandato (vedi Fides 24/1/2015).
Durante le manifestazioni del 19, 20 e 21 gennaio, negli scontri con le forze di sicurezza, erano state uccise alcune decine di persone, secondo il bilancio rilasciato dalle autorità. Il Card. Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa, aveva rivolto un appello alle forze dell’ordine perché cessassero di “uccidere la popolazione”. Le organizzazioni per la difesa dei diritti civili avevano accusato i militari della Guardia Presidenziale, camuffati da poliziotti, di aver prelevato decine di manifestanti e di aver fatto sparire i corpi delle persone da loro uccise. Diverse famiglie avevano denunciato la scomparse dei loro cari.
Nel frattempo a Goma, capitale del Nord Kivu, nell’est della RDC, diversi manifestanti sono scesi in strada per chiedere un miglioramento delle condizioni di vita. La protesta è guidata dal movimento Lotta per il cambiamento (Lutte pour le changement, Lucha). (L.M.) (Agenzia Fides 9/4/2015)


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