AFRICA/CENTRAFRICA - “Possiamo paragonare il nostro Paese al deserto, dove dobbiamo lottare contro le tentazioni del diavolo” dice Mons. Nzapalainga

martedì, 24 febbraio 2015

Bangui (Agenzia Fides) - “La crisi che scuote il nostro Paese è la conseguenza della fragilità e della povertà umane e dell’incapacità di aprire il nostro cuore ai molteplici appelli del Signore alla conversione” scrive Sua Ecc. Mons. Dieudonné Nzapalainga, Arcivescovo di Bangui, nel suo messaggio per la Quaresima e la Pasqua, il cui testo è stato inviato all’Agenzia Fides.
Mons. Nzapalainga fa riferimento alla guerra civile esplosa alla fine del 2012, da cui la Repubblica Centrafrica sta cercando di uscire con l’aiuto della comunità internazionale. “Possiamo paragonare il nostro Paese al deserto, dove dobbiamo lottare contro le tentazioni del diavolo” afferma l’Arcivescovo, che esorta i fedeli alla conversione a Cristo e a combattere le tentazioni del male. Mons. Nzapalainga sottolinea: “con la forza dello Spirito che riceveremo a Pentecoste, dobbiamo combattere ed estirpare in noi lo spirito della divisione” e aggiunge che “le consultazioni di base sono un’opportunità data ai centrafricani per parlarsi. Il Forum di Bangui è ancora un’occasione e una via di uscita dalla crisi. (…). Questi momenti sono l’inizio di un processo di cambiamento di comportamento”.
Il Forum che si terrà nella capitale Bangui tra qualche settimana è il momento conclusivo di una serie di incontri di dialogo popolare che si tengono nelle diverse province centrafricane per riconciliare la popolazione divisa dall’odio e dalla diffidenza. Secondo Mons. Nzapalainga, infine, la non ancora ufficializzata visita in Centrafrica di Papa Francesco, “è un segno della bontà divina”. “La visita del Papa dovrà essere per la nostra Chiesa un momento di grazia, apportando un nuovo slancio alla vita cristiana” conclude. (L.M.) (Agenzia Fides 24/2/2015)


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