ASIA/FILIPPINE - I Vescovi: no alla violenza a Mindanao, sostegno al processo di pace

martedì, 27 gennaio 2015

Dagupan City (Agenzia Fides) – La Conferenza episcopale delle Filippine esprime il suo perentorio “no” a ogni forma di violenza contro la vita umana, dichiarando pubblicamente il sostegno al processo di pace e ai negoziati in corso: come riferito in un comunicato inviato a Fides, firmato dal presidente della Conferenza, Sua Ecc. Mons. Socrates B. Villegas, Arcivescovo di Lingayen-Dagupan, i Vescovi, “condannano con forza ogni atto di violenza contro la vita umana, non importa quale sia lo scopo dichiarato di tale violenza”, sottolineando per le Filippine del Sud “la necessità e l'urgenza di giungere ad una soluzione pacifica che sia inclusiva, di principio e adeguata a tutti”.
Il testo giunge dopo un grave episodio di violenza: 43 poliziotti filippini sono stati uccisi in uno scontro con militanti del Fronte Moro di Liberazione islamica (MILF) e del gruppo più radicale Bangsamoro Islamic Freedom Fighters, nell’area di Maguindanao (BIFF), avvenuto domenica 25 gennaio a Mamasapano, nella zona di Maguindanao. Tra le vittime anche 8 ribelli.
“Con profondo dolore, ma con la fede nella risurrezione, la Conferenza episcopale piange con le famiglie dei poliziotti coraggiosi, vittime di un atto del tutto insensato di violenza a Mindanao” sottolinea Mons. Villegas. Le vittime appartenevano alle Forze speciali della Polizia nazionale filippina (PNP). Si tratta, secondo gli osservatori, di un episodio che può rimettere in discussione il processo di pace in atto.
Attualmente, è giunta all’esame del Congresso filippino la proposta di legge che istituisce la “Regione autonoma Bangsamoro”, che includerebbe territori delle Filippine del Sud dove i fedeli musulmani sono la maggioranza. (PA) (Agenzia Fides 27/1/2015)


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