AFRICA/MALAWI - Inondato l’estremo sud del Paese: migliaia di persone tagliate fuori dagli aiuti

martedì, 20 gennaio 2015

Nsanje (Agenzia Fides) – Continuano le alluvioni nell’estremo sud del Malawi, la zona più colpita. Oltre 20 mila persone sono isolate dal resto del Paese senza cibo né assistenza medica e cresce il rischio di possibili epidemie. Lo dichiara l’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) in un comunicato inviato all’Agenzia Fides. Gli aiuti umanitari stanno arrivando lentamente nei distretti di Chikwawa, dove l’acqua ha iniziato a ritirarsi. Ma alcune delle aree maggiormente colpite a valle sono accessibili solo via elicottero e questo rende l’intervento umanitario molto difficile. MSF sta spostando il fulcro del proprio intervento verso la città di Nsanje e sta valutando come accedere all’area più remota dell’East Bank.
“L’alluvione si sta comportando come un lento tsunami. Nella sua discesa verso il sud del Paese e il Mozambico, il fiume si gonfia sempre di più” racconta il capomissione di MSF in Malawi. “La maggior parte dei territori di Nsanje e East Bank sono sommersi sotto due o tre metri di acqua e questo ha trasformato le ampie pianure dell’area in un enorme lago che ha inghiottito case e ponti. Sebbene siano zone soggette alle alluvioni, gli anziani abitanti non ricordano un evento di questa entità.” In questi giorni le piogge sono diminuite e ci si aspetta che i livelli dell’acqua calino progressivamente. Tuttavia è urgente trovare una soluzione a lungo termine per tutelare possedimenti e raccolti, il principale mezzo di sussistenza per l’85% della popolazione, che sono andati completamente distrutti.
“Sono stati allestiti diversi campi per le persone che hanno perso le proprie case, ma la maggior parte di loro ha trovato rifugio da amici o parenti. Le piccole case di fango che hanno resistito alle piogge sono molto affollate e, con la maggior parte dei pozzi contaminati dall’alluvione, le persone vivono in condizioni igieniche del tutto precarie” continua il portavoce. MSF sta allestendo tende, distribuendo materiale di prima assistenza, zanzariere e kit per il trattamento dell’acqua, sta costruendo latrine per prevenire l’insorgere di malattie trasmesse attraverso l’acqua inquinata. (AP) (20/1/2015 Agenzia Fides)


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