OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA - Vent’anni col Beato Pietro ToRot, esempio per ogni cristiano

giovedì, 15 gennaio 2015

Bereina (Agenzia Fides) – “Vent’anni fa, nel gennaio 1995, veniva beatificato a Port Moresby Peter ToRot, catechista e martire. Tale evento storico sicuramente ha dato una nuova dimensione di entusiasmo per la vita e la presenza della Chiesa cattolica in Papua Nuova Guinea”. E gli effetti si sentono tutt’oggi. Lo afferma, in una nota inviata all’Agenzia Fides, Sua Ecc. Mons. Rochus Tatamai MSC, Vescovo di Bereina.
Il Vescovo ricorda la prima visita pastorale di Papa Giovanni Paolo II in Papua Nuova Guinea, nel maggio 1984, a Port Moresby e Mount Hagen, poi a Honiara nelle Isole Salomone, in occasione del centenario della fondazione della Chiesa nel paese. Quella visita, racconta “fu solo una preparazione spirituale per un secondo, ancora più significativo evento: la beatificazione di Pietro ToRot, che è stata il culmine dell'opera di evangelizzazione” compiuta grazia al contributo di missionari maristi francesi, del Pime, Comboniani e Verbiti. “Da allora le congregazioni religiose hanno dato un contributo significativo all'evangelizzazione e allo sviluppo integrale delle popolazioni di Papua Nuova Guinea e Melanesia, particolarmente nel campo dell’istruzione, della sanità, delle infrastrutture e della pastorale”.
“La cerimonia di beatificazione – ricorda il Vescovo – fu anche il momento in cui si raccolsero i frutti di un lungo lavoro di collaborazione e vicinanza con la popolazione e la leadership indigena. ToRot è il primo melanesiano ad essere beatificato, è un laico e ed è un cattolico della seconda generazione”. “Il Santo Padre ha indicato il Beato ToRot come modello di vita familiare e come una eccezionale testimonianza cristiana in circostanze difficili” nota il Vescovo. Un esempio che ancora è fondamentale per la vita della Chiesa locale, “uomo di famiglia, leader della Chiesa, persona disposta a donare la sua vita per Dio e per il prossimo”. (PA) (Agenzia Fides 15/1/2015)


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